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Viacqua. Il presidente Castaman: le tariffe non caleranno ma aumenteranno gli investimenti

Castaman

Giuseppe Castaman (nella foto) è da due anni il presidente di Viacqua, il gestore del sistema idrico integrato vicentino che serve 68 comuni con un bacino di 545.000 abitanti e 270.000 utenti. Viacqua è nata il 1° gennaio 2018 dalla fusione di due società, Acque vicentine e Alto Vicentino Servizi.
Presidente Castaman, avete da poco approvato il bilancio 2022 con cifre importanti: 84,5 milioni di ricavi, 6 di utile, 36 di investimenti pari a 66 € per abitante a fronte dei 57 della media nazionale. Siete dei fenomeni? “No, solamente una società che fa proprio bene il proprio lavoro e vorrebbe anche migliorare le sue performance. I numeri del 2022 risentono del Covid, della speculazione, dell’aumento dei prezzi e dell’energia, che hanno prodotto una revisione progettuale ed un rallentamento gli investimenti. Ma abbiamo un modello anche organizzativo che permette di fare numeri importanti.”
Dal PNRR riceverete una quota dei 33 milioni riconosciuti al Consiglio di Bacino Bacchiglione, fondo che avrà quale soggetto attuatore la neonata Rete di Impresa tra i gestori AcegasApsAmga, Acquevenete e Viacqua. “Abbiamo ottenuto una quota di 10 milioni che investiremo nella zona dell’Astico, su circa 20 comuni, e che sono finalizzati alla diminuzione delle perdite di acqua. In quell’area, in cui sapevamo che c’era una percentuale sopra la media di perdite, puntiamo a una riduzione delle stesse dal 35 al 24%. Abbiamo anche un altro finanziamento PNRR ottenuto in gennaio, ma è un altro capitolo, e che riguarda l’essiccazione dei fanghi. Sono circa 10 milioni di euro che saranno destinati all’impianto di Casale. Abbiamo un piano industriale che, per i prossimi quattro anni, prevede investimenti di 130 milioni e faccio presente che quei 20 milioni del PNRR sono fondi che non entrano in tariffa.”
Proprio a proposito di tariffe. Cosa si possono aspettare gli utenti? Caleranno? “La tariffa è una costruzione complessa. È approvata al Consiglio di Bacino dopo una interlocuzione con Arera. Precisato ciò, rispondo che non scenderanno di sicuro. Noi abbiamo una tariffa che è un po’ sopra la media italiana. Per alimentare gli investimenti, abbiamo previsto quest’anno un 3,9% di aumento della tariffa. Perché, se tu non fai investimenti, vieni declassato e quindi il cittadino è beffato due volte perché paga di più e non ha neanche investimenti.”
Come funziona la Bolletta Smart, la fattura digitale che avete lanciato sei mesi fa? “C’è stato un buon aumento di adesioni, però è ancora contenuto perché è un meccanismo che non tutti i cittadini sono ancora in grado di utilizzare. Dovremo continuare a far convivere vecchi e nuovi sistemi di fatturazione in relazione alle fasce d’età della popolazione. Per i giovani la Bolletta Smart non è un problema, per gli utenti anziani invece sì. Devono rompere le tradizioni, c’è una certa diffidenza.”
Fra le attività di Viacqua ci sono ricerca e sviluppo, molto importanti perché oggi un’azienda che non ne fa, è ferma. Voi cosa fate? “Abbiamo creato una un’unità che si occupa di sostenibilità, ricerca e sviluppo, che vuol dire andare a cercare sul nostro territorio le opportunità di una gestione efficiente nella salvaguardia della risorsa acqua. Ricordo il “Piano montagna”, che fa parte del nostro piano industriale, e l’efficientamento del sistema di distribuzione e di quello produttivo. In collaborazione con altri partner stiamo studiando una gestione diversa dell’acqua, un progetto del riutilizzo delle acque reflue che potrebbero essere immesse in un sistema di agricoltura. C’è poi tutto il discorso che riguarda i fanghi, che sono diventati un problema per la grande quantità che ne produciamo. Portare i fanghi sul suolo delle campagne non mi pare una soluzione perché così entrano nel ciclo alimentare, e nemmeno portarli nelle discariche, che non si possono più creare. L’essiccazione è una soluzione perchè riduce il volume dei fanghi a un quarto. Proprio questo è uno dei temi che stiamo sviluppando con il depuratore di Casale.”
Un successo il progetto Risorgive Bacchiglione. “Sì, abbiamo fatto un’operazione di promozione, non solamente di quel sito, ma anche della formazione e sensibilizzazione del cittadino. Siamo entrati in università con gli stage con lo Iuav, abbiamo anche arricchito tutte le attività formative che già facevamo nelle scuole. Quello dell’educazione ambientale è un grande tema e noi facciamo la nostra parte. Abbiamo avuto numeri importanti: 5000 studenti, 2000 visite alle risorgive, 230 incontri in classe.”

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