Cento circoli in provincia di Vicenza, più o meno uno in ogni comune. È l’obbiettivo che si propone l’on. Silvio Giovine, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, alla vigilia della stagione dei congressi locali del partito, che comincerà fra una settimana e si concluderà entro la metà di gennaio del 2025.
Uno sforzo organizzativo importante per FDI, come ha sottolineato Vincenzo Forte, membro dell’Assemblea nazionale e responsabile provinciale del Dipartimento Organizzazione, visto che comporta l’allestimento di seggi in ogni Comune, la mobilitazione di personale per gestire le operazioni elettorali e il reclutamento dei candidati. Senza contare il lavoro necessario a trasmettere le schede alla Commissione Elettorale centrale per la vidimazione e la proclamazione degli eletti.
Tutti i tesserati potranno candidarsi alle cariche dei direttivi locali e, come ha evidenziato l’on. Giovine, “in teoria potranno candidarsi alle Regionali del 2025. E meno male che passiamo per un partito centralista! Tutti gli altri scelgono il sistema della cooptazione, noi andiamo contro corrente”.
Oltre a Giovine e a Forte, erano presenti alla conferenza stampa(nella foto di Gianni Poggi) anche tre esponenti del gruppo di FDI nel Consiglio Comunale di Vicenza, il capogruppo Nicolò Naclerio e i consiglieri Liliana Zocca e Valerio Sorrentino. Quest’ultimo ha ricordato di essere stato “l’ultimo segretario cittadino ai tempi di Alleanza Nazionale” e ha sottolineato: “è ora che Vicenza abbia un segretario del circolo della città”.
A questo proposito il nome più ricorrente è quello di Alessandro Benigno, responsabile provinciale del Dipartimento Difesa e portavoce del gruppo consiliare, anche lui presente all’incontro. Gli è stato chiesto se e quando ufficializzerà la sua candidatura ma ha preferito glissare confermando solo di essere a disposizione del partito. Senz’altro in tempo per il congresso cittadino, che sarà il primo in provincia e si terrà all’inizio di novembre.
GIANNI POGGI
Le video interviste di Gianni Poggi all’on. Silvio Giovine e a Nicolò Naclerio