IN OCCASIONE DELLA 95ª ADUNATA NAZIONALE DEGLI ALPINI CHE SI SVOLGE A VICENZA, UN OMAGGIO A MIO NONNO.
Frizzo Augusto classe 1891. Al distretto militare risulta aggregato al Sesto Reggimento, quello che ha avuto come comandante Cesare Battisti, anzi ha combattuto proprio nella battaglia che ha visto l’arresto dell’eroe trentino.
Lui, il mio nonno, un povero contadino di Creazzo. Ventenne è stato inviato in Libia. E’ tornato e subito richiamato alle armi nel 1914. Fu finalmente a casa agli inizi del 1919. Insieme con lui in guerra anche tre fratelli, di cui uno morto.
Lui che è tornato sano e salvo, a parte qualche acciacco conseguenza dei lunghi periodi trascorsi al freddo in montagna, è sempre andato fiero di essere stato un Alpino e noi lo siamo di lui.
Ricordo un 4 novembre in Piazza dei Signori quando ricevette l’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto. Era Presidente della sezione ANA di Polegge e al suo funerale erano molti i gagliardetti della sezione, tanto che pensai di avere un nonno veramente importante. Mi è sempre piaciuto pensare a lui come a un eroe, l’eroe delle montagne e per questo mi piaceva leggergli le pagine della rivista Penna Nera che arrivava a casa nostra ogni mese.
Io leggevo le imprese di tanti Alpini, di battaglie, di scontri e lui piangeva. Mi faceva un certo effetto vederlo piangere anche perché si era sempre comportato da capofamiglia molto rigido, intransigente. Metteva un po’ paura.
Ho pensato che fosse l’età, quello che gli adulti diagnosticavano come un po’ di arteriosclerosi. Oggi so che non era così: ora so perché piangeva. Mentre io leggevo lui rivedeva i campi di battaglia, rivedeva la trincea, ripercorreva tutto il male della guerra, vedeva i suoi compagni morire…
La guerra non è una cosa buona, mai! Me lo ha insegnato il vecchio Alpino, dalla lunga barba bianca che sul Monte Corno ha dovuto scegliere se restare con Cesare Battisti o mettersi in salvo come lo invitava a fare il comandante. Immagino che per lungo tempo si sia chiesto se avesse fatto bene a mettersi in salvo, mentre il suo comandante veniva fatto prigioniero. Di sicuro ha vissuto cercando di creare intorno a sé pace.
Rosanna Frizzo
Io sono Tuo cugino Giuseppe e avendo fatto la naia al 6 reggimento alpini di Belluno mi VANTO di aver avuto un mio AVO COSI GRAZIE Rosanna di avermi rimembrato quanto😍😍😍😍😍