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TAV. Sconvolti dalla nuova linea i sottoservizi di ViAcqua. Castaman: 90 milioni solo per il Lotto 2

Castaman

Agli “Stati generali” dell’Alta Velocità/Alta Capacità, che si sono tenuti lunedì 12 giugno a Palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, in presenza della vicepresidente della Regione Elisa De Berti e del commissario straordinario per la tratta Verona-Vicenza-Padova Vincenzo Macello, hanno preso parte i Sindaci degli otto Comuni interessati al percorso, il prefetto Salvatore Caccamo, rappresentanti delle forze dell’ordine e le società gestrici delle strade (Veneto Strade e Vi.Abilità). Stranamente non c’erano le aziende che erogano acqua, luce e gas che sono coinvolte nella costruzione della nuova linea ferroviaria perchè i loro sottoservizi saranno inevitabilmente interrotti e modificati dai cantieri della TAV.

In particolare acquedotto, fognature e impianti idrici di ViAcqua, il gestore di servizio idrico integrato che serve 68 Comuni della provincia di Vicenza (fra cui anche il capoluogo), saranno sconvolti dai lavori della nuova linea ferroviaria. Perché, dunque, ViAcqua non era presente agli “Stati Generali”?

“Forse perché i nostri sottoservizi sono sotto terra e nessuno ne parla – ironizza Giuseppe Castaman (nella foto) – presidente di ViAcqua. Eppure, i costi di modifica e adeguamento dei nostri impianti per l’Alta Velocità/Alta capacità ammontano a 90 milioni di euro solo per la tratta da Altavilla alla stazione centrale di Vicenza. Non ostante il peso economico e dimensionale dell’intervento sui nostri sottoservizi, non siamo stati invitati all’incontro in Provincia.”

Presidente, chi paga questi 90 milioni? “Certo non ViAcqua, anche se all’inizio Rfi e Iricav avevano cercato di affibbiarceli e siamo dovuti arrivare ad un duro scontro per puntualizzare che noi non avremmo speso un euro. Mica possiamo destinare il nostro piano di investimenti triennale a un’opera che interessa solo una parte minima dei Comuni nostri soci. La modifica dei nostri impianti, poi, non è un’opera compensativa ma strutturale.”

Quindi voi di ViAcqua avete avuto una interlocuzione con Rfi e Iricav? “È da settembre del 2021 che ci confrontiamo direttamente con i loro tecnici, abbiamo anche dovuto creare una task force aziendale per rispondere alle loro richieste e fornire dati. E non è stato semplice perché ci sono impianti che hanno più di un secolo, che pure funzionano benissimo, ma non sono tutti mappati.”

Ci sono punti critici per i lavori di modifica dei sottoservizi? “Altrochè! L’area più impegnativa, a cui sono assegnati 50 dei 90 milioni di costi, è quella fra Campo Marzo e la stazione, sotto cui passano tre antiche condotte che dovranno essere completamente ristrutturate. Sempre lì si dovrà costruire un impianto di sollevamento e una vasca lunga 47 metri e alta 4.”

E dove sarà piazzata questa maxi vasca? “Non si sa ancora. Si parlava di un’area di Stv in prossimità della stazione delle corriere ma è un’ipotesi tramontata. Sarà senz’altro un grande cantiere, ma solo una parte di quello principale della nuova stazione. C’è anche da chiedersi quando saranno realizzate queste opere, perché i lavori lungo la linea avranno una tempistica necessariamente veloce, mentre quelle marginali hanno meno urgenza.”

Presidente Castaman, per il 3° Lotto funzionale si parla di qualche chilometro di ferrovia in galleria o in trincea. I vostri sottoservizi che fine faranno? “Non ne abbiamo ancora parlato ma, se il percorso della nuova linea sarà interrato, le nostre strutture saranno pesantemente coinvolte.”

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