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CENTENARIO MONTECCHIO CALCIO. IL COVID VINCE SU TUTTI I CAMPIONATI

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Il campionato 2019/20 inizia all’insegna del nuovo allenatore Matteo Girlanda e il Montecchio è subito protagonista. A dicembre occupa il terzo posto, a soli due punti dalla vetta.
A febbraio si comincia a sentir parlare di Coronavirus ma si gioca e intanto il Montecchio perde in casa del Giorgione, ma vince contro l’Albignasego.

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Poi tutto si ferma.
Il Montecchio Calcio nella sua lunga storia vive anche l’incognita Coronavirus. Nessuno pensava che tutto si sarebbe fermato. Aziende, negozi, scuole chiusi. Ospedali al collasso e tanti morti.
Anche lo sport si ferma. Il campionato è sospeso in attesa di tempi migliori.

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Mattia Aleardi, sempre più dentro alla direzione della società, afferma: “Per prima cosa tutti devono riprendere a lavorare. Poi devono riaprire le scuole e le università. E poi riprenderanno man mano i vari sport ma sempre in totale sicurezza. Non sarà semplice conciliare la naturale voglia di riprendere una sorta di normalità con l’obbligo morale di assicurare la salute di tutti quelli che sono in qualche modo coinvolti nell’ambito dello sport: atleti, dirigenti, arbitri, tifosi. Purtroppo quella contro il coronavirus è peggio di una guerra reale con aerei e carri armati. Dopo che sono cascate le bombe si può ricominciare a ricostruire. Questa è una pandemia subdola, infida e nascosta… Non si può mettere a rischio le vite delle persone per lo sport!”

Negli spogliatoi di via del Vigo si sono registrati almeno una dozzina di casi di atleti con problemi respiratori tra gennaio e febbraio. Sono stati fermati secondo la prassi, ma forse poteva trattarsi del Covid anche per loro. Per non parlare degli asintomatici pericolosi trasmettitori della malattia e motivo del blocco di ogni attività.
Anche il DS Nicola Masiero, ad aprile, cerca di pensare positivo: ”Per me il bicchiere è sempre mezzo pieno… Se le condizioni epidemiologiche fossero come quelle attuali o migliori, potremmo ricominciare in estate. Ma ho forti dubbi. Se penso che alcune federazioni europee importanti, come Olanda e soprattutto Francia, hanno concluso i relativi campionati, mi prende lo sconforto. Certo, ci sono anche importantissimi campionati come quello inglese, tedesco e spagnolo che stanno facendo di tutto pur di finire la stagione incominciata. Io mi chiedo, si possono fare tamponi in continuazione, ma chi si prende la responsabilità di assicurare la salute di tutti quelli che sono coinvolti? I presidenti delle società. E cosa succede se, improvvisamente, si trovano dei positivi al virus? Si torna a bloccare tutto o la squadra contagiata va in quarantena o viene espulsa dal campionato?“
Queste alcune delle domande che ci si pone e che dovrebbero avere una risposta dai protocolli sanitari che si attendono per la ripartenza.
Certo la società castellana può contare su una certa solidità economica e organizzativa. E’ una società sana e ambiziosa. Ancora il DS: “Mi chiedono di valorizzare i giovani, far giocare un bel calcio, vincere il campionato e spendere poco. E’ una bellissima sfida, eccezionalmente stimolante!“
Ma di riprendere il campionato non se ne parla.
Nel frattempo arrivano i vaccini e si spera nella primavera.

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Si riprende con un mini torneo a nove squadre. Purtroppo le speranze di approfittare della situazione e arrivare in D svaniscono subito. Il Montecchio Calcio deve attendere.

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