Il calendario dà una mano all’LR Vicenza, proponendogli per la 16.esima giornata un avversario all’apparenza facile facile, il Novara maglia nera del Girone. Squadra da play out sulla carta, costruita nella scorsa estate con prestiti, svincolati e Under 19, dai quali è risultata una rosa valutata poco più di 3 milioni di euro, quasi un terzo di quella biancorossa.
Nello scorso campionato il Novara si è qualificato ai play off quale decimo in classifica ed è stato eliminato al primo turno dalla Virtus Verona. Quest’estate la squadra piemontese era stata inserita addirittura fra le possibili candidate alle promozione, non si sa su quali basi tecniche e sicuramente senza tener conto dei problemi societari legati all’intenzione della proprietà di cedere il club. Ultimo capitolo di una recente vita difficile del Novara, fallito due volte e ripartito dalla Serie D nel 2020 per tornare subito fra i professionisti.
L’allenatore attuale è Giacomo Gattuso, legato al club sia da un biennio da giocatore sia, soprattutto, per aver cominciato e poi radicato la sua carriera di tecnico nel Novara, per cui lavora (non continuativamente) dal 2002 al 2020 in vari ruoli, da primo e da vice della prima squadra ma anche alla guida della Berretti e della Primavera. Gattuso debutta fra i professionisti nel 2004-2005 subentrando ad Osvaldo Jaconi e rientra due anni dopo ad interim con Luigi Sacchetti. Nel 2012 è promosso in prima squadra sostituendo Attilio Tesser, ma è esonerato dopo solo tre partite e, nel 2014, è richiamato per sostituire Alfredo Aglietti per la sola gara di ritorno dei play out di Serie B.
Nel 2020 torna come secondo al Como, che aveva guidato in D nel 2002-2003, e, subentrato a Marco Bianchini, ottiene il miglior risultato della sua carriera centrando la promozione in B, seguita l’anno dopo da una tranquilla salvezza. Il rapporto con il Como si interrompe dopo poche gare del campionato 2022-2023: Gattuso si dimette per lo stress. Il 16 ottobre 2023 torna per la quarta volta sulla panchina del Novara sostituendo l’esonerato Daniele Buzzegoli, con la squadra al penultimo posto.
In questo campionato il Novara sta seguendo un percorso che sembra indirizzato alla retrocessione: una sola vittoria, 7 pareggi e altrettante sconfitte sono un bilancio pericolosamente in rosso, corredato da un rendimento preoccupante della difesa, visto che i 25 gol incassati ne fanno la seconda peggiore del Girone. E non è che le cose vadano meglio per l’attacco, che ha all’attivo appena 14 centri. Il fattore campo, poi, è addirittura negativo per i piemontesi che, nello stadio intitolato al grande Silvio Piola, hanno ottenuto la prima e unica vittoria in assoluto battendo il 19 novembre la Pergolettese per 2-1, e, per il resto, hanno collezionato appena un pareggio e ben 5 stop. La pessima resa casalinga è confermata dall’aver segnato 6 reti in 7 gare e, soprattutto, dall’averne subite 14.
I dati delle statistiche hanno un valore solo tendenziale perchè ogni partita fa storia a sè, ma è fuori dubbio che tutti gli indicatori siano a favore del Vicenza. Proseguire nella continuità di risultati positivi non è in questo caso un obbiettivo utopistico e dovrebbe bastare una prestazione ordinaria per aver ragione del Novara, senza dimenticare il doppio risultato negativo dell’anno scorso per i biancorossi (3-0 in trasferta e 1-2 al Menti).
Diana sarà tentato da riproporre in campionato la formazione che ha fatto bene in Coppa? Stanchezza a parte, certi giocatori visti in campo con la Triestina (nella foto dal sito della società il portiere Samuele Massolo) meriterebbero una conferma a Novara e, nel complesso, tutto il gruppo si è mosso meglio. Una scelta di questo tipo comporterebbe, però, una complicata emarginazione di alcuni titolari e, in uno spogliatoio che sembra già abbastanza su di giri, ciò non sarebbe propriamente d’aiuto. Però, a questo punto, bisogna provarle tutte per risalire la china.
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