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CREAZZO. UN IMPIANTO DI FILTRAZIONE ACQUA ANTI PFAS ALLA CENTRALE DI MORACCHINO

filtro PFAS

Viacqua investirà 7 milioni e 600 mila euro per mettere in sicurezza, con impianti di filtrazione anti Pfas, la centrale dell’acquedotto Moracchino che serve molti comuni della cintura cittadina ovvero Creazzo, Altavilla, Sovizzo, Gambugliano e Monteviale. Si tratta di un progetto che coinvolgerà anche altre centrali, a cui sono collegati Vicenza, Costabissara e Caldogno. Questa è la notizia positiva emersa dalla discussione su una mozione presentata da Anna Peruffo della lista “Civica per Creazzo” nell’ultimo Consiglio Comunale. Il via ai lavori sarà entro l’anno.
La mozione presentata dalla minoranza fa riferimento ad una che “la Regione ha approvato a maggioranza” e che riguarda la contaminazione dei Pfas e tutela dei nascituri. Creazzo è inserito parzialmente nella Zona Arancio e l’acqua potabile, stando alla mozione “pur al di sotto dei valori, non consente la massima protezione per mamme e bambini”.
La mozione è stata accolta ed approvata, all’unanimità, per i primi due punti. Il sindaco Carmela Maresca, in consiglio comunale durante la discussione, ha garantito l’impegno di portare all’attenzione all’Ulss la questione. Così come ha letto una nota del gestore della piscina che informa che l’acqua utilizzata nelle vasche è dell’acquedotto, e quindi i valori sono nella norma. Interpellata dalla nostra redazione, ha preferito non rilasciare ulteriori dichiarazioni in proposito.
La consigliera Anna Peruffo ricorda che la mozione era accompagnata dal testo completo di quella Guarda-Ostanel “Contaminazione da PFAS Tutela e salvaguardia per mamme, neonati e nascituri” presentata ed approvata in Consiglio Regionale recentemente. I suoi contenuti sono ripresi in quella presentata a Creazzo con l’obiettivo di invitare la Giunta locale ad adottare provvedimenti utili per tradurla concretamente sul territorio in attesa di ulteriori decisioni della Giunta Regionale.
Peruffo spiega che “fino ad oggi la Giunta di Creazzo non ha ritenuto necessario effettuare alcuna attività informativa per la cittadinanza riguardo all’inquinamento da PFAS e in particolare ha ritenuto di non procedere ad alcun controllo sulle vasche della piscina fino al 2020, pur sapendo dell’utilizzo di un pozzo artesiano adiacente al fiume Retrone”.
E ricorda che “La prima analisi effettuata ha dato valori sotto soglia fino a quando abbiamo chiesto nel 2022 un’analisi diretta delle acque del pozzo, utilizzate in miscelazione con quelle dell’acquedotto, che hanno indotto l’ULSS8 a chiedere la chiusura della piscina e lo svuotamento delle vasche per la balneazione”.
La preoccupazione riformulata ha portato ad un risultato parziale. Sottolinea la consigliera di Lista Civica per Creazzo che “con la votazione parziale della mozione che abbiamo presentato, l’amministrazione riconosce l’effettivo rischio di contaminazione per le fasce più sensibili che vengono esposte alla contaminazione da PFAS con l’uso di acqua potabile”.
Per gli stessi motivi nella mozione si chiedeva di dare corso all’installazione di filtri ai pozzi di Moracchino perché vorremmo che ci fosse una fornitura di “acqua potabile con valori di PFAS non strumentalmente rilevabili, come avviene oggi per gli abitanti della zona rossa che bevono acqua filtrata. È abbastanza evidente che non è una soluzione l’uso dell’acqua in bottiglia. Per il costo, ovviamente. Ma anche perché, le acque minerali non prevedono l’accertamento di PFAS nel loro prodotto”.
Peruffo, poi, sottolinea un aspetto di principio civico della questione. “Noi paghiamo già un servizio per avere acqua sicura”.
La mail resa pubblica in cui Viacqua “assicura” l’indizione della gara entro il 2023 conforta poco visto che “è dal 2021 che ce lo dicono” ricorda Peruffo, che gradirebbe che il primo cittadino, in qualità di primo responsabile della salute pubblica, tutelasse i cittadini con l’installazione autonoma di filtri a carbone nella casetta dell’acqua e nelle scuole nido e materne.
Peruffo aggiunge: “quello che abbiamo chiesto è una presa di posizione formale dei sindaci nel consiglio di bacino ATO Bacchiglione per garantire che i lavori vengano svolti nei tempi più celeri possibili. Alla nostra sindaca che si faccia portavoce presso l’ULSS8 per la campagna informativa adeguata”.
Chiude la Consigliera della Civica per Creazzo: “Non possiamo dire di essere soddisfatti ma comunque si tratta di un primo passo dopo anni di improduttive interrogazioni e tentativi di discutere un problema così “pregnante” per la vita delle nostre comunità”.

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