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LR Vicenza ai Quarti play off. 2-0 alla Pro Sesto dopo un primo tempo scialbo. Ora il Cesena

LR Vicenza

L’LR Vicenza ce l’ha fatta. Ha battuto la Pro Sesto nella gara di ritorno degli Ottavi dei play off segnando anche un gol in più di quanto gli sarebbe bastato per eliminare i milanesi. Dire che la squadra di Dan Thomassen abbia giocato bene sarebbe una forzatura, perché il successo è dovuto a due prodezze di Stoppa e Dalmonte (nella foto), che sono fra i migliori giocatori biancorossi. Come sempre in questa stagione, anche in quest’occasione il Vicenza si è dimostrato dipendente dalla vena dei suoi attaccanti e cioè di quelli che hanno più qualità in una rosa sbilanciata. Se le punte segnano, il Lane vince e, sennò, fa sempre tanta fatica a farsi valere.

Contro una Pro che aveva palesemente già tagliato il suo traguardo stagionale dopo i 90’ dell’andata, i biancorossi ci hanno messo un tempo intero per prendere in mano la partita. Nella prima frazione c’è stato tanto possesso palla e anche un paio di buone opportunità sciaguratamente non finalizzate, ma lo sviluppo del gioco è stato lento e quindi prevedibile.

Thomassen aveva corretto qualche inspiegabile scelta fatta a Sesto rinforzando la difesa con Ierardi e l’attacco con Dalmonte, aveva mandato in panchina Della Morte spostando a sinistra Stoppa e inserendo nel ruolo di trequartista Scarsella. Il tecnico aveva però ancora una volta sparigliato le aspettative nella struttura del centrocampo: anziché schierare due mediani a presidio e sostegno del playmaker Ronaldo, aveva affiancato al brasiliano la sua fotocopia in formato ridotto, Jimenez. L’obbiettivo era quello di migliorare il palleggio ma la squadra ci ha rimesso in filtro e corsa.

Vero che la Pro Sesto, com’era prevedibile, si è presto rintanata nella propria metà campo proponendo un 4-5-1 oltremodo utilitaristico e che, in effetti, ha complicato la vita ai biancorossi che si trovavano di fronte barriere umane e traiettorie di passaggio precluse. Però l’approccio berico alla fase offensiva, nel primo tempo, è stato più problematico del dovuto e la gara s’è sbloccata solo dopo il primo gol, all’inizio della ripresa.

A questo punto la Pro Sesto ha praticamente sbaraccato, consapevole sia del fatto che, da pronosticata retrocedenda, aveva già fatto abbastanza qualificandosi alla fase nazionale dei play off, sia che, tutto sommato, della Serie B non gliene poteva interessare di meno. Via libera, dunque, al Vicenza che ha spadroneggiato fino al 95’ senza nemmeno dannarsi troppo, visto anche che i milanesi accusavano la fatica delle tre partite giocate in otto giorni e, oltre che di testa, non c’erano più neanche di gambe.

Adesso comincia il difficile. L’LR Vicenza, nei Quarti, non è più testa di serie e perde tutti i vantaggi connessi a questa qualifica, fra cui quello di giocare al Menti la gara di ritorno. La doppia prestazione negli Ottavi non ha aggiunto granchè all’identikit dei biancorossi delineato nella stagione regolare: squadra incostante, quasi sempre impersonale, lenta, permeabile in difesa e dipendente dalla vena dei suoi attaccanti. Thomassen dovrà lavorare – ma il tempo ormai è poco – per ottimizzare i suoi bomber nella forma e nella mira perché solo da una fase offensiva al top può dipendere il prosieguo del Lane nei play off. L’accoppiamento nei Quarti è impegnativo perchè c’è il Cesena, secondo del Girone B a soli due punti dalla Reggiana, fortissimo sia in attacco che in difesa. Una bella sfida anche per i tifosi perchè il pubblico della squadra romagnola è il più numeroso di tutta la Serie C.

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