Il tam-tam dei giunti troverà un bavaglio, il sottoponte verrà organizzato e le barriere fonoassorbenti probabilmente saranno montate.
A Montecchio Maggiore, la commissione Territorio e Ambiente di mercoledì 4 ottobre, convocata dal Presidente Maurizio Scalabrin e che ha ha visto la presenza di sindaco, vice sindaco, due assessori e molti consiglieri comunali, ha finalmente trovato delle risposte.
A luglio e ad agosto le tensioni erano molto alte. Le proteste insistenti. Iricav 2 era sulla difensiva. Il Sindaco e la maggioranza tentavano di correre ai ripari.
Questa volta finalmente Iricav 2 ha promesso un intervento importante sui giunti, fonti di continuo, snervante rumore. L’ing. Palomba, coadiuvato da due colleghi, ha riassunto la questione. “Abbiamo studiato la situazione e riteniamo di aver trovato una soluzione tecnica che dovrebbe risolvere il problema. Stiamo progettando le parti da costruire. Tra un mese, forse un mese e mezzo i pezzi fatti su misura e collaudati saranno a disposizione. Entro la fine dell’anno verranno montati”.
Il secondo punto riguardava la definizione delle parti sottostanti il ponte. Anche qui sono state portate a conoscenza della commissione le due ipotesi di arredo. Il Comune ha poi fatto vedere le proposte sulle quali sta lavorando. Nella discussione che si è aperta i consiglieri hanno verificato le opportunità criticando alcune impostazioni e proponendo dei correttivi. Il Presidente Maurizio Scalabrin ha interrotto i lavori della Commissione per permettere che i cittadini presenti potessero esprimere alcune loro osservazioni e manifestare le loro preferenze. La Commissione ha poi ripreso i lavori, chiedendo al sindaco di rivedere gli elaborati in un prossimo incontro da tenersi fra quindici giorni. Ci dovrebbero essere spazi da dedicare al parcheggio, un percorso ciclopedonale , alcune aree che potrebbero essere a verde. Si è chiesto di evitare panche e panchine, per non dare riferimenti a persone che potrebbero utilizzare quegli spazi per portare confusione, rumore o peggio.
“Ovviamente i lavori andranno un pò per le lunghe – ha scandito l’ing. Palomba – solo dopo che il comune ci dirà definitivamente come vuole che interpretiamo il “sotto ponte” potremo fare i progetti definitivi ed esecutivi, quindi ordinare il materiale e poi eseguire l’opera. Stimare ora i tempi è impossibile. Di sicuro, appena potremo partiremo senza esitazioni ulteriori”.
Infine si è parlato delle barriere antirumore che non erano previste in fase di progettazione. Dopo i rilevamenti acustici si è potuto verificare che i rumori rimangono dentro i limiti stabiliti per legge e dal piano acustico vigente. Sia di giorno che di notte si sta effettivamente (di poco) entro i limiti.
“Ciononostante abbiamo convenuto che sia opportuno inserire le barriere dichiara l’ing. Palomba – Al Committente abbiamo esposto le nostre proposte e siamo in attesa che le approvi. A quel punto faremo gli ordini e monteremo le barriere. Si tratta però di una modifica del progetto iniziale, che comporta anche dei costi e quindi se il Committente non ci autorizza, noi non possiamo procedere. Ci sono da mettere in conto tempi di procedure, tempi autorizzativi, tempi costruttivi e poi la messa in opera”. Stime l’ingegnere non ne fa, ma ribadisce: “Il Comune, in questo frangente, dovrebbe insistere con il Committente al fine che ci dia il benestare in fretta”.
Alla fine di una discussione anche a tratti un pò tirata, la seduta è stata tolta. I cittadini presenti se ne sono andati con alcune certezze, e molte più speranze di quando sono arrivati.
I lavori però avranno bisogno di pazienza, da un lato e un’attenta opera di verifica e sollecitazione da parte del Comune dall’altra.
I disagi andranno dunque avanti ancora per un po’. Ma si intravvede la luce in fondo al tunnel. O se volgiamo la luce al di là del ponte. Via Battaglia a questo punto fiduciosa attende.

La Redazione