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PNRR e Scuola. L’esperienza del Ceccato di Montecchio Maggiore. Parla la Preside: “E’ un treno che passa una sola volta e va preso!”

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E’ allarme nella scuola italiana alle prese con i progetti da presentare per poter accedere ai fondi previsti dal PNRR. Secondo molti dirigenti la data del 30 giugno per procedere alla messa in atto dei progetti approvati non potrà essere rispettata e si chiede a gran voce uno slittamento. A fine settembre, meglio a ottobre. E’ proprio così? Abbiamo raggiunto la Preside dell’IIS Ceccato di Montecchio Maggiore, proprio per monitorare la situazione nella scuola superiore castellana.

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La Sede Principale di Piazzale Collodi

La dott.ssa Antonella Sperotto, a capo dell’istituto dal 2008, artefice della sua crescita e del suo radicamento nel tessuto socio economico dell’OvestVicentino, è molto determinata a rispettare la data del 30 giugno.

“Il PNRR per la scuola è un treno che non si può perdere, lo dobbiamo ai nostri ragazzi che più hanno pagato le conseguenze della pandemia e al loro futuro. Questi fondi, che sono tanti, permetteranno alla scuola di innovarsi, di arricchirsi di strumentazione e competenze, ma anche di affrontare problemi quali la dispersione e il disagio giovanile.”

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La Sede Associata di Via Veneto

Quale l’Iter seguito?

“Secondo quanto previsto dal Piano, abbiamo presentato, entro il 28 febbraio, i nostri progetti che andranno a coprire tre ambiti, l’arricchimento in termini di strumentazioni e mezzi dell’offerta formativa, il potenziamento della didattica di aula e il contrasto alla dispersione. I progetti sono stati approvati e ad aprile abbiamo ricevuto comunicazione del loro finanziamento.”

In quali termini?

“Per un Istituto che ha sempre dovuto fare i conti con la mancanza di fondi e che ha cercato di sostenere la sua offerta formativa cercando aiuti e finanziamenti terzi, le cifre sono veramente importanti. Per il primo ambito progettuale, denominato Labs, laboratori professioni del futuro, abbiamo ottenuto 164,644 Euro, per il progetto Classroom 190.O16 e infine per le azioni anti dispersione il budget a disposizione sale a 202,000 Euro.”

Veramente cifre notevoli. E ora quale la prossima azione, quella che mette in difficoltà le scuole?

“Ad inizio aprile abbiamo avviato le procedure per la determina degli acquisti, un lavoro impegnativo che deve rispettare step molto stringenti, specie in termini di trasparenza. Sono partiti così i bandi, aperti anche a specialisti esterni, tramite avvisi pubblici. La nostra fortuna sta nel fatto che si è creato un buon gruppo di lavoro, un team di docenti e tecnici affiatato e molto motivato che sta vagliando le numerose proposte per l’acquisto del materiale specifico, previsto per la realizzazione dei progetti. Il dubbio è che possano arrivare per tempo, all’avvio del nuovo anno scolastico, dato che parliamo di macchinari e strumenti allineati alle aziende. Giusto per capirci, in passato, alcuni torni per in nostro laboratorio di Meccanica, prodotti a Taiwan, sono arrivati, a causa della pandemia con un pesante ritardo. E questo potrebbe ripetersi.”

E veniamo ai progetti che dovranno innovare la offerta formativa dell’istituto, rispondere alle richieste del mondo del lavoro, sostenere la didattica nell’affrontare il disagio giovanile.

“Per quanto riguarda il progetto Labs andremo ad implementare il settore dell’Automazione e della Meccatronica per il Tecnico, mentre per le classi del professionale si valorizzeranno i settori della Pneumatica e della Domotica. Sempre per il Tecnico, ma ad indirizzo economico, realizzeremo un laboratorio E-commerce, in linea con i processi di innovazione digitale. Il progetto Classroom, riguarderà almeno il 50% delle nostre classi che saranno dotate di Smart TV, una lavagna interattiva che permetterà di operare nella realtà aumentata, grazie alla dotazione degli specifici occhiali, così i nostri alunni potranno muoversi nel tempo, nello spazio, mettersi alla prova in nuovi contesti aziendali. Nell’ambito delle discipline scientifiche è previsto un intervento importante con l’introduzione di veri e propri laboratori mobili che entreranno nelle classi al bisogno.”

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La parte più consistente dei fondi assegnati riguarda la lotta alla dispersione scolastica, che cosa avete messo in campo?

“Il progetto si ispira a Don Milani. “I Care: non uno di meno” prevede attività diverse, da quelle di mentoring, al tutoraggio al laboratorio teatrale. Interverranno esperti che aiuteranno nelle classi, ma anche nei singoli casi di disagio. Ci rendiamo sempre più conto di quanta difficoltà vivano i ragazzi nel relazionarsi al mondo, nell’esprimere le proprie idee ed emozioni e su questo intendiamo lavorare anche con interventi di esperti esterni.”

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La dirigente è fiduciosa: “Abbiamo affrontato quanto richiesto dal Ministero con ottimismo, sapendo che sarà una grande occasione di rinnovamento. Si è formata una squadra di docenti e personale motivata e determinata, pronta a rispondere a tutte le istanze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.”

E’ noto che nel resto d’Italia le cose son ben diverse, specie dove sono previsti interventi strutturali su edifici, ma si è a conoscenza anche di collegi docenti che hanno deliberato il rifiuto dei finanziamenti in quanto non risolvono, in nome del rinnovamento a tutti i costi, i reali problemi della scuola.

Che il Ceccato sia un’isola felice?

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