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PREFETTURA DI VICENZA. VIA SEDICI FAMIGLIE DAL CAMPO SINTI DI SANDRIGO

Prefettura

Comunicato stampa della Prefettura di Vicenza

Nel pomeriggio di ieri 19 settembre, sotto il coordinamento del Prefetto Salvatore Caccamo, si è tenuta una seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, nel corso della quale è stata approfondita la delicata situazione che si registra in alcuni Comuni della provincia interessati dalla presenza di campi rom, spesso sovraffollati e dove si annidano problematiche varie, prima di tutte quelle riguardanti le precarie condizioni igienico sanitarie.
 La riunione ha coinvolto tutti gli enti interessati nella gestione della fenomenologia in parola al fine di individuare un percorso strutturato che conduca al perseguimento del prioritario obiettivo del ripristino della legalità e delle condizioni di decoro urbano.
Difatti, nel corso della riunione, dopo aver analizzato i risultati del monitoraggio disposto dal Prefetto ed effettuato dalla Forze dell’Ordine, è emerso che i campi nomadi presenti nei comuni di Vicenza, Sandrigo, Quinto Vicentino, Torri di Quartesolo e Montecchio Maggiore, richiedono interventi urgenti anche in relazione all’alta concentrazione di soggetti di minore età.
Ieri l’attenzione della Prefettura è stata concentrata al campo Sinti di Sandrigo, sito in Via Galvani, interessato poche settimane addietro da un incendio che ha coinvolto parte dell’area dell’accampamento, potendone pregiudicare l’incolumità dei presenti.
Pertanto, unitamente ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e all’Assessore alla Sanità – Servizi Sociali – Programmazione Socio-Sanitaria della Regione Veneto Dr.ssa Manuela Lanzarin, ai Dirigenti del Servizio Igiene e Sanità Pubblica e del Servizio Veterinario dell’ULSSL n. 8 Berica di Vicenza e al Direttore dell’ATER di Vicenza, è stato delineato un piano strategico, rientrante principalmente nelle prerogative dell’Amministrazione Comunale, da realizzare in tempi brevi e che ha registrato la piena condivisione del Sindaco di Sandrigo che, per l’occasione, si è fatto coadiuvare dall’Assessore alla Sicurezza, dai Responsabili di Area dei Servizi Sociali, dei Lavori Pubblici e dal Comandante della Polizia Locale.
Prendendo spunto da una recente relazione redatta dal personale ispettivo del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della stessa Azienda ULSS n. 8, che ha riscontrato la totale mancanza delle condizioni di igiene e salubrità, si è convenuto di trasferire i 16 nuclei familiari Sinti in altra area attrezzata con servizi, che verrà provvisoriamente utilizzata al fine di consentire la rimozione di tutti i tipi di rifiuti presenti nell’area di Via Galvani e la  bonifica del territorio dove si è verificato l’incendio.
In considerazione dell’accertata presenza di minori, l’Amministrazione Comunale di Sandrigo formalizzerà l’invio delle informative al competente Tribunale, oltra ad accelerare unitamente ad ATER i procedimenti amministrativi finalizzati all’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica per i nuclei familiari che hanno manifestato l’intenzione di abbandonare il campo per trasferirsi in normali abitazioni.
Nell’ambito della pianificazione saranno attuati mirati interventi unitamente al Servizio Veterinario dell’ULSS n. 8 Berica volti a contrastare la presenza dei cani randagi e ripristinare le condizioni di sicurezza dei cittadini residenti nell’area prossima all’argine del fiume Astico.
Fermo restando la già programmata attività di competenza delle Forze di Polizia, il Sindaco di Sandrigo ha assicurato di avviare l’iter che porterà all’adozione del nuovo Regolamento sulla sicurezza urbana, nell’ambito del quale verrà introdotta la c.d. “zona rossa” che consentirà poi l’adozione di provvedimenti interdittivi di natura preventiva e cioè il c.d. “daspo urbano”.
L’Assessore Lanzarin, nel condividere l’azione intrapresa dal Prefetto e dal Sindaco di Sandrigo per il rispristino della legalità e della sicurezza, oltre che delle persone che vivono all’interno del campo nomadi, anche dell’intera comunità sandricense, ha manifestato il pieno sostegno alle iniziative in campo finalizzato, in particolare, alla ricerca di eventuali strumenti normativi che prevedono l’erogazione di finanziamenti per l’attuazione delle predette azioni.

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