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Rifiuti. AVA e Soraris insieme per creare il macrogestore vicentino

rifiuti

La prima fusione fra gestori dei rifiuti in provincia di Vicenza è stata annunciata in occasione di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Nievo, sede dell’Amministrazione Provinciale. I soggetti della futura aggregazione sono due fra le principali aziende vicentine di gestione, Alto Vicentino Ambiente e Soraris .
Alto Vicentino Ambiente è un’azienda di raccolta, differenziazione, recupero e termovalorizzazione dei rifiuti con sede a Schio, che serve 31 comuni dell’Alto Vicentino; Soraris, con sede a Sandrigo, si occupa di raccolta, trasporto e smaltimento e serve 18 comuni della provincia di Vicenza.
All’appuntamento erano presenti il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin, il presidente del Consiglio di Bacino per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Francesco Enrico Gonzo, i sindaci di Schio Valter Orsi, di Thiene Giampi Michelusi e di Torri di Quartesolo Diego Marchioro oltre ai presidenti delle società, Giovanni Cattelan per A.V.A. e Samuele Zanardello per Soraris (nella foto di Gianni Poggi ai lati del presidente della Provincia).
Due enti sovrintendono e promuovono la fusione: la Provincia di Vicenza e il Consiglio di Bacino, voluto dalla Regione Veneto nel 2019 e promosso dalla Provincia di Vicenza, che ha come scopo la gestione associata delle funzioni di organizzazione del servizio rifiuti urbani, dalla programmazione al controllo di raccolta, trasporto, avvio a smaltimento e recupero.
Il percorso di aggregazione prevede la realizzazione delle due diligence delle società e la redazione di un progetto di fattibilità per la fusione da sottoporre ai Consigli comunali dei Comuni soci nella primavera del 2024. L’obiettivo è di arrivare ad un gestore unico dei rifiuti urbani per l’intero territorio vicentinocontemperando la necessità di garantire un servizio di qualità con l’esigenza di una tariffa equa per tutti i cittadini.
Al contrario delle altre province della Regione, quella vicentina (che, comunque, sotto il profilo della gestione dei rifiuti non comprende il Bassanese e l’Altopiano dei Sette Comuni) presenta ancora un netto frazionamento fra più gestori, con la conseguenza che manca un soggetto locale forte economicamente e per impianti e strutture. C’è il rischio, così restando le cose, che i bandi per la concessione della gestione dei rifiuti siano in futuro vinti da grandi imprese private (e, quindi, con un obbiettivo più mirato al profitto) di altre Regioni.
La volontà del legislatore è di portare la gestione integrata sotto l’ombrello dell’autorità nazionale ARERA, con la necessità di ridurre gli attuali enti attivi in provincia di Vicenza nel Consiglio di Bacino per ricondurre la gestione ad un numero sempre minore di organismi sovracomunali.
Il percorso condiviso di AVA e Soraris prevede, prima di tutto, di attribuire ai soci un potere di codecisione su alcune materie specifiche, in particolare sugli investimenti sul termovalorizzatore per la prima e sul modello di raccolta per la seconda. Su questi temi dovrà deliberare a maggioranza sia l’assemblea della futura società nata dalla fusione, sia la maggioranza dei soci delle due società originarie.
Il secondo punto cardine dell’intesa prevede una rappresentanza legata più al numero di abitanti che alle quote societarie, per confermare la vocazione in house e di servizio al cittadino, oltre che di partecipazione pubblica, del nuovo soggetto.
Nelle videointerviste di Gianni Poggi le dichiarazioni di

Francesco Enrico Gonzo, presidente del Consiglio di Bacino
Giovanni Cattelan presidente di A.V.A. 
Samuele Zanardello presidente di Soraris
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