Sindaco Trapula, Montecchio è al centro di grandi infrastrutture: Pedemontana, TAV, casello A4. Qual è l’aggiornamento sui cantieri? I cittadini come reagiscono alla contemporaneità delle opere?
Sono tutte grandi opere sovracomunali e di rilievo nazionale calate dall’alto, ma quando saranno concluse porteranno importanti benefici, soprattutto dal punto di vista viabilistico. Con l’attuale amministrazione e quella precedente ci siamo costantemente battuti per ottenere soluzioni progettuali migliorative e per ridurre al minimo gli impatti sul territorio, soprattutto durante le varie fasi di cantiere. Le previsioni indicano l’apertura al traffico della Pedemontana a fine 2023, mentre per il nuovo casello autostradale sarà necessario attendere la primavera del 2024: una sfasatura, che ci preoccupa molto per le possibili ripercussioni sulla viabilità. In tema di Alta Velocità/Alta Capacità l’opera per noi più impattante è il rifacimento del cavalcaferrovia di via Battaglia, ora riaperto al traffico veicolare, ma non ancora completamente concluso. Si proseguirà con gli interventi al sottopasso di via Cimarosa, che diventerà ciclopedonale, e al cavalcavia ferroviario della Colombaretta, uno snodo importante tra la Strada Regionale 11 e la strada del Melaro che con il collegamento alla SPVI di Via Cordellina andrà a completare la circonvallazione est di Montecchio Maggiore. Il termine dei lavori è ipotizzato per la fine 2024. Infine, ricordo il nuovo Ospedale dell’Ovest Vicentino, una struttura importantissima per i cittadini montecchiani e non solo, la cui apertura è prevista nel 2025.
Il territorio comunale di Montecchio sta pagando un prezzo troppo alto a fronte di queste opere? Ci saranno compensazioni?
I disagi arrecati alla circolazione sono le criticità più rilevanti, ma una volta chiusi i cantieri queste opere permetteranno di allontanare il traffico di attraversamento nel centro urbano, sulle grandi arterie stradali. Si risolverà la congestione della viabilità urbana che verrà utilizzata solo da chi vorrà arrivare a Montecchio Maggiore, non dai veicoli di passaggio come accade attualmente. Le opere di compensazione sono state concordate nella precedente amministrazione , fra quelle più importanti ricordo le rotatorie all’incrocio con via Callesella e all’uscita del nuovo casello A4, la ciclopedonale della Montorsina, oltre alla predisposizione della stazione ferroviaria per i treni locali e regionali. Tra le opere compensative figura anche l’impalcato del cavalcaferrovia della Colombaretta realizzato da Iricav 2, con la Provincia che costruirà la rampa sud e il Comune quella nord. Con l’ultimazione delle grandi infrastrutture viarie Montecchio Maggiore diventerà ancora di più il punto di riferimento dell’Ovest Vicentino.
La FIS è stata ceduta dalla famiglia Ferrari a un fondo di investimento. Dopo Lowara e Fiamm, si interrompe un altro legame storico con il territorio.
Ho avuto modo di parlare con uno dei principali componenti della famiglia Ferrari che comunque ha mantenuto delle quote dell’azienda, ha assicurato continuità rispetto a quanto realizzato fino ad ora e al contempo un maggiore impulso in termini di sviluppo.
Qual è la sua posizione sull’emergenza immigrazione e, in particolare, sul protocollo per l’accoglienza sottoscritto da Regione, ANCI e prefetto di Venezia?
L’immigrazione va gestita in maniera strutturata e in sintonia con i territori. La gestione dei migranti comporta un impegno complesso che non è solamente dare un tetto sulla testa, perciò può essere attuata solo dove, oltre a esserci spazi disponibili, è presente un’organizzazione che consenta di attuare efficaci progetti di ospitalità. L’emergenza immigrazione non può essere scaricata sui Comuni già a corto di personale e di risorse economiche.
Montecchio ospita già profughi? Il Comune sarebbe disponibile ad accoglierne altri?
Come ente non siamo strutturati per l’accoglienza diretta. Alcune famiglie hanno accolto i profughi dell’Ucraina e prima della pandemia degli enti privati, in accordo con la prefettura, hanno ospitato migranti in strutture private.
Quali progetti del Comune saranno finanziati con fondi PNRR? A quanto ammontano i fondi assegnati?
Sono oltre 2 milioni e 220mila euro di fondi del Pnrr assegnati al Comune di Montecchio Maggiore per la ristrutturazione del teatro Sant’Antonio, interventi sulla pubblica illuminazione, l’aggiornamento informatico, la digitalizzazione e l’attivazione di servizi online.
L’annuncio della sua ricandidatura nel 2024 ha sorpreso molti. Come mai?
Mi stupisce che per qualcuno sia stata una sorpresa: ritengo la candidatura al secondo mandato la naturale prosecuzione del percorso di un sindaco impegnato per la propria città.
Il suo partito, la Lega, ha “congelato” la sua ricandidatura, definendola prematura e rinviandone all’autunno l’esame. È il segnale di una rottura?
Nessuna rottura, solo delle dichiarazioni personali del segretario della sezione locale della Lega che non sono state condivise con tutti i militanti. Logicamente il partito farà le proprie valutazioni e attenderò il tempo necessario per un riscontro ufficiale. Detto ciò, non vedo motivi ostativi alla mia ricandidatura.
Quale peso potrà avere nelle prossime elezioni la sua lista civica?
Alle ultime elezioni la lista “Trapula Sindaco” ha ottenuto lo straordinario risultato del 17,3 per cento dei voti. Tante preferenze che si sono tradotte in una grande iniezione di fiducia alla squadra. Considerato il nostro operato, ora la mia civica può ambire a un consenso ancora più ampio.
Dopo i primi quattro anni di mandato, può fare un bilancio provvisorio? l’entusiasmo è rimasto?
È stato un mandato “in salita” con tante avversità da affrontare a causa del Covid, della guerra e dei rincari energetici. Anni difficili che hanno ostacolato e rallentato il raggiungimento di alcuni obiettivi del nostro programma elettorale. Nonostante ciò l’entusiasmo rimane identico a quello del 2019, con più consapevolezza e pragmatismo: le idee sulla direzione da mantenere e sui traguardi da tagliare sono ben chiare.
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