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LR VICENZA. AVANTI IN COPPA ITALIA MA CON LA PRO PATRIA SERVONO I SUPPLEMENTARI

Pro Patria

Nemmeno con una Pro Patria attualmente alloggiata in zona play out l’LR Vicenza riesce a vincere facile. Il primo dei due confronti in cinque giorni fra biancorossi e i bustocchi fra Coppa Italia e campionato finisce con il successo della squadra di Aimo Diana (3-2), ma i tempi regolari non bastano perchè, dopo aver chiuso il primo sul 2-0, il Lane si fa raggiungere nella ripresa e l’esito del match si decide nei tempi supplementari con il terzo centro firmato da Tronchin al 104′ (nella foto dal sito della società).
Il valore tecnico di questo Sedicesimo di Finale di Coppa è assolutamente relativo. In pratica hanno giocato non le rispettive squadre B ma una via di mezzo fra riservisti e Primavera. La Pro, che ha comunque un’età media della rosa abbastanza bassa (23,9), nell’occasione presentava in formazione un 2005 (Bashi), due 2004 (Pitou e Caluschi) e altrettanti 2003 (Citterio e Piran) e 2002 (Ferri e Moretti). L’età media (escluso il veterano Fietta che, con i suoi 38 anni, alzava il conteggio) era 21,2 anni. Sette giocatori, poi, avevano un minutaggio bassissimo in campionato.
Sull’altro fronte Diana era più o meno sulla stessa linea del collega Riccardo Colombo nella scelta degli uomini: in porta riproponeva il desaparecido Massolo, come centrale difensivo postava il 2002 Fantoni (una panchina in campionato ad Arzignano e, per il resto, mai convocato), a centrocampo il 2004 Lattanzio (solo panchina in C) e il 2002 Tronchin (36′ complessivi in 4 presenze). Il resto della squadra era composto dai titolari. Per i supplementari entravano, però, tre 2005 della Primavera: il terzino Parlato, il trequartista Mogentale e il centrocampista Mion.
Con queste line-up in campo non c’era molto da aspettarsi sotto il profilo del gioco, semmai sotto quello agonistico. Il Lane faceva la sua parte nei primi 45′ mettendo la gara al sicuro sul 2-0, ma solo illusoriamente perchè la Pro non solo arrivava a pareggiare ma rischiava addirittura la remuntada. Il 2-2 alla fine dei tempi regolari portava all’overtime e, nel primo dei tempi supplementari, il Vicenza si riportava in vantaggio e conquistava la qualificazione agli ottavi, in cui si batterà con la Triestina il 29 novembre al Menti.
Questa Coppa Italia di Serie C conferma ad ogni turno di essere una competizione minore, tenuta in piedi solo dall’antisportivo meccanismo che consente alla squadra vincente di evitare la prima fase dei playoff (ammesso che ci sia arrivata) e di entrare in gioco dalla fase nazionale degli stessi.
Per le squadre questa coppetta è una rogna che costringe gli allenatori a programmare indesiderati turni infrasettimanali e a utilizzare riserve e giovani in dosi massicce. A nulla serve nè per il botteghino nè per il campionato. Per il match con la Pro Patria al Menti sono convenuti ben 700 spettatori, compresa una decina di supporter lombardi. Facile che i costi della partita siano stati superiori all’incasso.

GIANNI POGGI

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