# Tags
blank

TEATRO COMUNALE. VICENZA DANZA APRE CON LA COMPAGNIA AMERICANA AILEY II

Vicenza Danza

Comunicato stampa del Teatro Comunale di Vicenza

La stagione di danza 2023-2024 del Teatro Comunale di Vicenza, che coincide con la XXVII edizione di Vicenza Danza, dedicata al mecenate Giuseppe Roi nel centenario della sua nascita, sarà aperta da uno spettacolo di grande carisma portato in scena da una compagnia emblema della danza americana: domenica 5 novembre 2023 alle 20:45 Ailey II, la compagnia giovanile che porta il nome dello storico fondatore Alvin Ailey, collegata alla formazione dell’Alvin Ailey American Dance Theater, si esibirà al Teatro Comunale di Vicenza in prima ed esclusiva regionale, nelle prime date della sua tournée italiana. Fondata da Alvin Ailey nel 1974, fu affidata dal maestro a Sylvia Waters per creare spettacoli, programmi di formazione e iniziative rivolte ad una vasta comunità culturale; in breve tempo è riuscita a conquistare i favori del pubblico mondiale portando alla ribalta non solo lo stile di Ailey e i valori della danza afroamericana, ma anche il talento di nuovi creatori che hanno saputo rinnovare costantemente il repertorio. Attualmente la direzione artistica è affidata a Francesca Harper, insegnante di riferimento della Ailey School e coreografa delle due compagnie di Alvin Ailey.
Ailey II è considerata una delle compagnie più celebri degli Stati Uniti, in grado di portare avanti e attualizzare la mission del fondatore: guardare al futuro, dispensare energia, far confluire e crescere talenti. Alvin Ailey, coreografo e danzatore afroamericano, oltre mezzo secolo fa intraprese infatti con le sue creazioni ispirate al blues e agli spirituals, un percorso di rottura degli stereotipi attraverso la danza, affrontando temi come la discriminazione razziale e la lotta delle minoranze con un approccio all’epoca pionieristico.
Al Teatro Comunale di Vicenza Ailey II porterà in scena un programma con quattro titoli particolarmente rappresentativi del vastissimo repertorio della compagnia: estratti da Enemy in the Figure, coreografia di William Forsythe, musica di Thom Willems, un lavoro creato dal coreografo statunitense per il Frankfurt Ballet ma rappresentato in tutto il mondo che mette in evidenza le formidabili doti interpretative dei danzatori; chiamati ad esibirsi sull’originale partitura elettronica, percussiva e ritmica, si muovono in una scena geometrica, illuminata da potenti chiaroscuri che diventano parte integrante della creazione. Saranno rappresentati a seguire alcuni estratti da Freedom Series, coreografia di Francesca Harper, direttrice artistica della compagnia dal 2021, un viaggio emozionale nei ricordi in grado di ricreare un mondo ibrido in cui la memoria cerca di influenzare il futuro. Con i costumi dello stilista Elias Gurrola e una colonna sonora caratterizzata da un mix di suoni acustici ed elettronici, inaspettati colpi di scena alterneranno toccanti momenti di tenerezza ad altri più determinati e graffianti.
Dopo l’intervallo sarà la volta di The Hunt, atletica coreografia per sei uomini firmata da Robert Battle e rimontata da Elisa Clark, a raccontare il brivido “primitivo” della caccia; le fragorose percussioni di Les Tambours du Bronx accompagneranno i movimenti “esplosivi” del gruppo, sospesi tra arti marziali, riti dei gladiatori e discipline sportive.
Gran finale di serata con Revelations,coreografia di Alvin Ailey del 1960, scene e costumi di Ves Harper, costumi per “Rocka My Soul” ridisegnati da Barbara Forbes, luci di Nicola Cernovitch, la creazione più rappresentata al mondo dalla compagnia, un capolavoro della modern dance americana che contiene anche il manifesto artistico del fondatore. Utilizzando spirituals, canti religiosi, gospel e blues afroamericani, la coreografia propone un’intensa esplorazione dei luoghi del dolore profondo e della gioia spirituale dell’anima. Alvin Ailey ha sempre sostenuto infatti che uno dei più grandi tesori d’America è il patrimonio culturale afroamericano, “a volte doloroso, a volte   gioioso, ma sempre pieno di speranza.”  E questo classico intramontabile è un tributo a quel patrimonio e al talento di Alvin Ailey.

blank
Sottoscrivi
Notificami
guest
0 Commenti
Feedbacks in linea
Vedi tutti i commenti

PIU' RECENTI

0
Lascia un commentox