Andrea Bombarda, candidato sindaco di Creazzo, avvocato, nato ad Adria in Provincia di Rovigo ma vicentino da oltre metà della vita, si tuffa in un’avventura importante con estrema serietà ma anche con tanta serenità.
“Non mi propongo contro nessuno, ma voglio contribuire a portare avanti un progetto nuovo per Creazzo. Noto un distacco crescente tra i cittadini e le istituzioni. Ma anche tra le associazioni e l’amministrazione. Questo impoverisce il tessuto sociale, svuota piano piano ma inesorabilmente le associazioni, svilisce il loro ruolo, rende più fragile il tessuto sociale.
Io voglio pormi come facilitatore di una nuova rinascita sociale di Creazzo.”
Quindi non una proposta politica in senso tradizionale, ma un impegno veramente civico?
“Noi abbiamo un gruppo di persone che certamente hanno idee politiche diverse, di cui non ci curiamo perché intendiamo e siamo impegnati nel dare voce alle esigenze tipiche del nostro paese, della nostra comunità che vive ogni giorni i problemi senza darne una versione politica, ma contingente, concreta, territoriale.”
La proposta tuttavia nasce in alternativa all’attuale amministrazione, perché?
“Nei confronti della sindachessa non ho voglia di dire molto. Ha fatto le sue scelte, ha il suo modo di porsi e di agire. La rispettiamo. Ma non siamo convinti che il suo operato vada nel verso delle esigenze vere del paese. Notiamo una insoddisfazione latente e crescente nei cittadini. Siamo convinti che occorra agire in modo da recuperare il dialogo con tutti e di ricostruire il senso di appartenenza. da una parte ci sono i nuovi cittadini di Creazzo ma esiste anche un’importante comunità di residenti di antica origine. Dobbiamo lavorare di più e meglio per rendere più coesa la cittadinanza.”
Ci sono progetti su cui puntate?
“Abbiamo tre parole chiave che possono riassumere la nostra proposta per Creazzo. Cura, Stimolo, Crescita. Ovviamente dobbiamo declinare queste parole in atti concreti. Che significa recuperare gli edifici abbandonati, utilizzare meglio gli spazi verdi, dare vigore agli spazi di aggregazione, sviluppare le caratteristiche naturali che fanno di Creazzo un polmone verde apprezzato dai cittadini di Vicenza, sfruttare al meglio le ciclabili che ci collegano con la città, valorizzare di più i sentieri collinari. Poi dobbiamo reinterpretare la zona di Olmo anche dal punto di vista urbanistico.”
Una promessa?
“Più che una promessa elettorale abbiamo un pensiero: Tutelare la salute e la qualità della vita ambientale e sociale della nostra Creazzo. Quella che vogliamo: più attenta, meglio coesa, più motivata.”
Rapporti con la città capoluogo…
“Con Vicenza condividiamo alcune questioni importanti come la gestione dei cantieri della Tav, interessi comuni che riguardano servizi e trasporti, un numero significativo di cittadini che vivono a Creazzo e lavorano a Vicenza, in parte anche viceversa. La gestione dei tempi, dei trasporti e dei servizi. Con Vicenza dobbiamo dialogare molto, senza vincoli di subalternità ma con spirito di collaborazione. Cosa che serve anche con i comuni territorialmente contermini. Un lavoro non secondario. Ormai è chiaro a tutti che gli interessi di una comunità si difendono meglio lavorando anche con le comunità vicine.”
Un metodo di lavoro che volete proporre?
“Parlare, discutere, essere propositivi e non essere al rimorchio. Fare rete per fare squadra. Io – noi – intendiamo la politica così.”