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LR Vicenza. Il nuovo allenatore è Aimo Diana ex-Reggiana

Diana

Le voci degli ultimi giorni sono state confermate: Aimo Diana è il nuovo allenatore dell’LR Vicenza. Prende il posto di Dan Thomassen, il cui contratto è in scadenza il 30 giugno e non è stato rinnovato.
La presentazione del nuovo tecnico è avvenuta nel pomeriggio nel corso di una conferenza stampa allo Stadio Menti, a cui hanno partecipato – oltre a Diana – anche l’ad Renato Sagramola e il ds Luca Matteassi.
Non era invece presente alcun rappresentante della proprietà.
Il profilo. Bresciano, 45 anni, ex giocatore nel ruolo di esterno destro, oltre 400 presenze tra i professionisti. Cresciuto nelle giovanili del Brescia, esordisce in Serie B con la squadra della sua città nella stagione 1996-1997. Il debutto in Serie A, sempre con le Rondinelle, è a San Siro nel derby con l’Inter nella prima giornata del campionato 1997-1998. Veste poi le maglie di Verona, Parma, Reggiana, Sampdoria, Palermo (dove l’amministratore delegato è Sagramola), Torino e Bellinzona. Nel 2011 si accasa al Lumezzane in Serie C e nel 2013, da svincolato, al Trento in Serie D, ritirandosi al termine della stagione. In Nazionale esordisce il 28 aprile 2004 in amichevole a Genova contro la Spagna, con la maglia azzurra mette a referto 13 presenze e un gol. Inizia la carriera da allenatore nella Feralpisalò nel 2013 passando dai Giovanissimi Nazionali alla Prima Squadra. Si trasferisce a Melfi dove non riesce ad evitare la retrocessione in Serie D dopo i play out persi con l’Akragas e, l’anno dopo, rimane nel girone C sulla panchina della Sicula Leonzio. Dal 2018 al 2021 è nuovamente nel girone A, al timone del Renate e, nelle ultime due stagioni, allena la Reggiana, che porta alla promozione in Serie B. (scheda di Giacomo Candoni).
La scelta di Diana. “Era la nostra prima scelta – ha precisato Sagramola – ma non era ancora pronto a lasciare la Reggiana. Ha preso tempo, è andato in vacanza e, quand’è tornato, ha detto sì.” Il ds Matteassi ha aggiunto che è piaciuto il profilo di Diana: giovane e con forti motivazioni, conosce bene la categoria, ha ottenuto risultati importanti, le sue squadre hanno sempre una grande identità.
Le motivazioni del tecnico. “Ringrazio tutti – ha esordito Diana – per la grande opportunità che mi è stata data da una società come il Vicenza, che ha storia, struttura, proprietà e pubblico. Non poteva capitarmi una opportunità migliore. Lavorerò giorno e notte con il mio staff”. “Non ho paura della sfida con un ambiente un po’ demoralizzato com’è quello vicentino, la sfida per me è tecnica. Per questo spero di essere giudicato da quel che faccio e chiedo un atto di fiducia in me e nei professionisti che lavorano con me.” Conclude: “ho grandi ambizioni.”
La rosa. “Non ho una conoscenza puntuale della squadra perchè allenavo in un altro girone e ho seguito il Vicenza un po’ a spot. Voglio giocatori che abbiano senso di appartenenza, fame e voglia di migliorarsi. E che abbiano una certa mentalità. Conosco tecnicamente quasi tutti i biancorossi dello scorso campionato, ora voglio conoscerli come uomini.” In questi giorni Diana sta facendo con il ds le necessarie valutazioni sulla rosa e anticipa che ci saranno diversi cambiamenti e non solo in difesa. Non anticipa se porterà a Vicenza giocatori che ha già allenato: “premesso che, in otto anni, ho avuto con me 150 giocatori, per ora direi di no”.
I giovani. “Questa non è una piazza facilissima per lanciare dei giovani. So che ci sono dei ragazzi promettenti, bisogna valutarli.”
Il modulo. “Non sono un allenatore dogmatico anche se tatticamente ho i miei principi. Ci saranno almeno un paio di moduli di base, da alternare durante la gara o da una partita all’altra. Certe scelte dovrò farle anche in funzione della disponibilità dei giocatori ad adattarsi al modulo. Certo, chi non si adatta rischia. Ogni ruolo, comunque, avrà il suo protagonista.” Difesa a 3? “Direi di sì, ma potrei anche utilizzare quella a 4.”
I numeri. “I numeri, in un campionato così difficile come la C, fanno la differenza. Mi riferisco alle vittorie, ai gol fatti e a quelli subiti. Si dovrà, quindi, lavorare sui numeri.”
Buoni propositi. “Lavoreremo tutti per centrare gli obbiettivi che ci dà la società. Cercherò anche di divertire il pubblico.”

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