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ZANONI (PD): IL PDL SEMPLIFICAZIONE IN MATERIA AMBIENTALE ELIMINA PROCEDURE FONDAMENTALI E DÀ CARTA BIANCA ALLA GIUNTA REGIONALE

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Comunicato stampa del consigliere regionale del Pd Veneto Andrea Zanoni

Questo progetto di legge per la semplificazione in materia ambientale è in realtà una cancellazione bella e buona di procedure e passaggi essenziali per la tutela dell’ambiente. Un colpo di mano che sostanzialmente concentra ogni potere nella Giunta regionale, dandole carta bianca”.
Il giudizio, in occasione dell’esame del pdl 238 in seconda commissione, è del consigliere regionale del Pd Veneto, Andrea Zanoni.
“Si gioca, con questo testo di legge quadro, il futuro di VIA, VAS, VINCA, AIA, ovvero di tutte le norme e le procedure che devono essere effettuate quando vengono approvati i progetti di grandi opere o piani di opere come autostrade, ferrovie, cave, discariche, aeroporti, industrie, inceneritori, cementifici. Il centrodestra, dietro l’alibi della semplificazione, vuole ad esempio abrogare del tutto la legge sulla Valutazione di Impatto Ambientale della Regione, approvata nel 2016 nella scorsa legislatura, e che conosco bene perchè ero il relatore di minoranza. Ma un’analoga eliminazione riguarda la procedura dell’inchiesta pubblica che oggi, dopo l’approvazione di un mio emendamento, puó essere richiesta, oltre che dai sindaci competenti per territorio, anche dalle associazioni ambientaliste riconosciute dallo Stato, come Italia Nostra, Legambiente, WWF oppure dalle organizzazioni sindacali come CGIL, CISL, UIL. Sarebbe una tagliola inaccettabile sui processi di coinvolgimento del pubblico nelle procedure di approvazione di impianti impattanti e inquinanti”.
In conclusione Zanoni annota che “la Direttiva VIA, di cui sono stato relatore nel 2013 al Parlamento Europeo, è una norma che per definizione va calata ed adattata alle varie realtà locali. Eliminarle delle norme regionali è molto pericoloso, perché va a danno della trasparenza e del coinvolgimento dei cittadini. Trovo infine bizzarre le risposte ricevute in commissione dove si sostiene che una volta abolita la legge sulla VIA del 2016, si fa riferimento alla norma quadro statale. Dunque la stessa Giunta regionale che chiede l’autonomia e 23 materie di competenza, elimina una propria legge inchinandosi a quella dello Stato. Siamo al grottesco.

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