La prima tappa della settimana cruciale nel campionato dell’LR Vicenza è andata meglio del previsto. La vittoria sul campo dell’Atalanta Under 23 (la quarta stagionale in trasferta), vale il sorpasso dei giovani nerazzurri e, complice anche la sconfitta della paripunti Pro Vercelli, l’insediamento al quarto posto.
I punti ora sono 40 e, se il distacco dal Mantova capolista rimane incolmabile (-20), si può cominciare a considerare quelli dal Padova (-12) e, soprattutto, dalla Triestina (-6), che, mentre il Vicenza, collezionava una coppia di successi fuori casa, incameravano rispettivamente due pareggi e due sconfitte.
Prudenza consiglia di non farsi eccessive illusioni, è cosa nota, infatti, che questa è la fase della stagione in cui le squadre rallentano in vista della volata finale. Il Lane, invece, è obbligato a fare il contrario perchè deve eliminare o, almeno, ridurre il più possibile il ritardo accumulato nel girone di andata e, quindi, ha pianificato un lungo e dispendioso inseguimento che finirà solo con l’ultima giornata.
Nemmeno bisogna sottovalutare che l’Atalanta era piuttosto decimata (soprattutto in attacco) e che, comunque, la squadra allenata da Modesto ha colpito una traversa, segnato un gol e avuto le sue occasioni forse non per vincere ma, almeno, per pareggiare.
Oltre alla vittoria e al riposizionamento più in alto in classifica, la 25sima giornata ha portato in casa biancorossa altri importanti e promettenti sviluppi. Sono tornati a segnare Ferrari e Rolfini (nella foto dal sito della società), i due attaccanti scelti da Vecchi nell’undici iniziale, e, soprattutto per l’argentino, è la fine di un lungo digiuno. Non è che la coppia di punte abbia fatto chissà che e, prima o poi, doveva capitare che ritrovassero il gol, ma è un buon segnale che sia successo per tutti e due nella stessa occasione e con la stessa prontezza.
Proia, preferito a Della Morte non ancora al top, è stato poco continuo anche se si è fatto spesso trovare vicino alla porta bergamasca come deve fare un centrocampista offensivo. Manca nella rifinitura, però, l’ex Cittadella, e rischia il ritorno fra i riservisti perchè Vecchi ha ora a disposizione due giocatori nel ruolo (Della Morte, già titolare prima dell’infortunio, e il nuovo arrivato Delle Monache).
Bene, finalmente, il centrocampo, in cui perfino Ronaldo ha raccolto apprezzamenti anzichè la abituale bordata di critiche. Vecchi ha scelto due giovani per assistere il brasiliano e Talarico (come esterno) e Tronchin (mediano al posto del panchinato Contin) hanno risposto bene alla fiducia ricevuta. A sinistra, invece, Costa non è stato all’altezza dei compagni di reparto e, che non sia in gran forma, lo si è visto non solo dal minore apporto al gioco di fascia ma anche dal ricorrente incappare in falli da cartellino giallo.
In complesso il reparto centrale vicentino ha vinto il confronto con quello avversario sia in dinamismo che in precisione, cosa che, quest’anno, non era quasi mai successa.
Della difesa, infine, si può dire che, complessivamente, ha trovato l’assetto migliore per il modulo con i tre centrali e, infatti, anche ai giovani nerazzurri ha lasciato poche occasioni. L’impressione è che sia più permeabile quando l’azione degli avversari si sviluppa sulle fasce e nelle ripartenze veloci, ma, in entrambe le situazioni tattiche, devono dare di più i centrocampisti.
Un’ultima menzione per il portiere Confente che ha incasellato un’altra prestazione positiva. Non è un portiere vistoso, fa il suo lavoro senza esibizionismi ma con concretezza e, soprattutto, sembrano dimenticate quelle incertezze e quelle imprecisioni che gli avevano fatto perdere la titolarità.
Vittoria meritata, dunque, quella sull’Atalanta Under 23, e motivata da un inedito e costante controllo della partita, senza i recenti cali di efficacia a metà gara. Non è stato un bel Vicenza ma concreto e determinato e questo è il nuovo che si è visto in campo a Caravaggio.
GIANNI POGGI
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