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MANUEL GHIOTTO: PER ME UN GRANDE MONDIALE

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Il 3 settembre si sono conclusi a Montecchio Maggiore gli Speed World Championships 2023 che hanno coinvolto per un giorno anche Vicenza. Dal punto di vista dei risultati sportivi per l’Italia sono stati un un grande successo con ben 25 medaglie complessive (più che raddoppiate rispetto alle 11 dei Mondiali argentini dello scorso anno) con 4 ori, 12 argenti e 9 bronzi con il secondo posto nel medagliere dietro l’inarrivabile Colombia (50 medaglie totali di cui 27 ori).
Molte speranze ricadevano anche sul beniamino di casa Manuel Ghiotto. Il diciottenne di Altavilla ha gareggiato in ben sei gare: 10.000M Punti/Eliminazione su pista / 14°, 10.000M Eliminazione su pista / 4°, 3.000M Staffetta su pista / 2°, 10.000M Punti/Eliminazione su strada / 3°, 15.000M Eliminazione su strada / 4° e la Maratona / 18°.
Complessivamente i risultati, a parte la primissima gara e la maratona, sono di tutto rispetto con un argento, un bronzo e due quarti posti che con un po’ più di attenzione e fortuna potevano diventare delle altre medaglie…

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L’argento nella 3.000M Staffetta su pista

Manuel, come sono andati i tuoi Mondiali?
“Bene, perché sono riuscito a portare a casa due medaglie che sono molto importanti. Mi ripagano per tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare a questo livello in tutti questi anni.
Devo confessare che sono un po’ amareggiato per i due quarti posti. E’ anche vero che arrivare a ridosso del podio è sempre una gran cosa…”
Che aspettative avevi da questi Mondiali in casa?
“Speravo di vincere almeno una medaglia, ma non necessariamente un oro, perché sapevo di non essere il più forte ma di giocarmela tra i migliori. E in effetti, tolta la prima gara dei 10.000M Punti/Eliminazione e la maratona, così è stato. L’obiettivo l’ho raggiunto.”
Cosa è andato storto nella prima gara?
“Sono stato preso dall’emozione di gareggiare in casa e ho voluto dimostrare fin dall’inizio il mio valore. Ho sprecato tante energie e nel momento topico ho pagato la fatica. Ho sicuramente sbagliato tattica. Normalmente nella prima parte di gara lascio sfogare gli altri e poi approfitto della loro stanchezza. Il contrario di quello che ho fatto. Ma questo mi è servito per le gare successive…”
In effetti poi nelle altre occasioni ti abbiamo visto molto più concreto e sempre tra i primi…
“Mi sono un po’ ‘sciolto’ e mi sono liberato della pressione di ‘giocare in casa’, anche grazie al mio fratellone Davide (NdR Iridato nel pattinaggio su ghiaccio) che mi ha dato dei consigli preziosi.”
Il prossimo anno farai parte dei Senior. Un salto di qualità…
“Si entra proprio in un altro mondo.”
Pensi di essere pronto?
“Sicuramente ci proverò. Non so se già dal primo anno sarò in grado di fare grandi risultati o di ottenere un posto in Nazionale, ma ce la metterò tutta. Dovrò fare molta gavetta, ma questo è ampiamente prevedibile. Non potrò puntare alle vittorie ma ai piazzamenti credo proprio di sì.”
Adesso dovrai fare delle scelte importanti…
“Ho un diploma professionale e non andrò all’Università. Conciliare lo sport ad altissimo livello col lavoro è davvero dura per cui cercherò di seguire la strada di mio fratello Davide ed entrare in un corpo militare. Purtroppo il nostro sport, ad oggi, in Italia non dà prospettive economiche per fare il professionismo a livello internazionale, come succede, invece, in Colombia. Là sono fortunati perché il pattinaggio a rotelle è sport nazionale a livello di calcio e ciclismo…”
Durante le gare riuscivi a sentire il calore del pubblico amico?
“In alcuni momenti sì. Poi quando si arriva nei momenti decisivi io entro in una ‘bolla’ e mi estraneo da tutto il resto.”
La delusione più cocente?
“La prima gara è stata molto deludente per il piazzamento. La penultima gara (15.000M Eliminazione su strada) mi sono arrabbiato con me stesso perché ho solo sfiorato il podio. Purtroppo ho perso il momento giusto e alla fine era troppo tardi per rimediare.”
Quali sono stati i momenti in cui ti sei emozionato maggiormente per i risultati dei tuoi compagni?
“Sicuramente per la vittoria di Duccio Marsili. Se la meritava davvero. E’ un ragazzo dal cuore d’oro che inseguiva questo traguardo da anni. E poi anche per l’oro di Vincenzo Maiorca.”

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Il bronzo nella 10.000M Punti/Eliminazione su strada

Dall’esterno la Nazionale azzurra sembra molto unita…
“E’ proprio così. E’ un ambiente competitivo ma sereno. Ci diamo sempre una mano e i più esperti non lesinano a darci consigli. Io mi trovo molto bene. Siamo come una grande famiglia. Basta vedere la partecipazione di tutti durante le premiazioni…”
Ora ti meriti un po’ di vacanze…
“Saranno brevissime. Solo qualche giorno. Poi dovrò pensare subito al mio futuro. Spero quest’inverno di fare come l’anno scorso di pattinare su ghiaccio. Approfitto anche per ringraziare dal più profondo tutta la mia famiglia che mi ha appoggiato concretamente in tutti questi anni.”

Sandro Scalabrin

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