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LR VICENZA. AL VIA LA NUOVA STAGIONE LONTANO DAI TIFOSI

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Al via la nuova stagione sportiva dell’LR Vicenza con il raduno allo Sporting 55 di Fellette, l’impianto sportivo di proprietà della famiglia Rosso utilizzato come centro tecnico della prima squadra. Il primo atto dell’annata 2023-2024 va in scena lontano da Vicenza e dai suoi tifosi e così proseguirà visto che il ritiro sarà ospitato pure a Fellette e le prime tre amichevoli annunciate si giocheranno sul campo di Caldogno. Per vedere i biancorossi, vecchi e nuovi, in città si dovrà probabilmente attendere la gara del primo turno di Coppa Italia, in calendario il 6 agosto allo stadio Menti, ospite il Catanzaro.
La linea della società di tener lontano la squadra dalla città di cui è portacolori segue un palese indirizzo gestionale, quello cioè di accorpare nel bassanese l’impianto di allenamento e le residenze dei giocatori, che ormai da tempo risiedono in quella zona. Sotto il profilo economico è una scelta comprensibile, ma lo è meno rispetto ai rapporti con la città e con la tifoseria.
Sono lontani i tempi in cui la curva nord dello stadio cittadino era piena di pubblico al giovedì in occasione delle partitelle della prima squadra con la Primavera (a ingresso gratuito) o in cui i giocatori circolavano per il corso o frequentavano i bar e i ristoranti del centro. E, forse, oggi sarebbe impossibile e magari anche sconsigliabile mettere a stretto contatto i biancorossi con i loro supporter, però, così facendo, è stato annientato quel senso di appartenenza che legava i primi alla città e alla piazza.
I fans si rifanno con le pagine social dei giocatori, con i loro post, con le interviste televisive (anche quelle ormai ridottissime), con le cene sociali nei Club, tutte occasioni mediate di contatto con i loro idoli, ma hanno perso la possibilità di conoscerli, di parlare e magari di polemizzare con loro.
Al raduno di Fellette si ritrova, pressochè al completo, la squadra che è stata protagonista del campionato precedente. Il calciomercato dell’LR Vicenza, infatti, è andato per ora a rilento, per usare un eufemismo. È uscito di scena Giacomelli, è arrivato De Col (nella foto dal sito della società), sono rientrati Desplanches, Proia e De Maio oltre ai giovani di belle speranze dati in prestito l’anno scorso per farsi le ossa. Tutto qua, finora.
Al nuovo allenatore Aimo Diana è affidato un gruppo sovrabbondante di effettivi e lacunoso un po’ in tutti i reparti e che dovrà essere sfoltito e integrato. Tempo ce n’è perchè questa prima fase della campagna trasferimenti si chiuderà il 1° settembre, però sarebbe stato più pratico e funzionale partire con una rosa quanto più possibile vicina a quella definitiva.
Al momento Diana deve lavorare con una squadra che è stata costruita un anno fa secondo un progetto tecnico-tattico che è molto diverso da quello preferito da lui. Il suo primo obbiettivo sarà necessariamente quello di convertire i giocatori vecchi, abituati a un modulo tipicamente offensivo, ad uno molto diverso che riduce punte, mezzepunte ed esterni offensivi (presenti ad abundantiam nella rosa attuale) a due sole unità, che prevede due laterali in grado di operare da quinti sia a centrocampo che in difesa, che è impostato su una difesa a tre per cui – al momento – non sembrano esserci gli uomini adatti.
ll nuovo ds Luca Matteassi, arrivato invero da pochi giorni, ha a sua volta un impegno duplice e ostico: da un lato e prima di tutto cedere i calciatori non funzionali al progetto o che hanno deluso l’anno scorso o che hanno richieste, e poi, dall’altro, ingaggiare le pedine a tutt’oggi mancanti per ottimizzare la rosa. E non sono pochi i ruoli da implementare, dal portiere all’esterno sinistro, dai mediani al vice-Ferrari. Matteassi si trova a operare in un calciomercato partito piuttosto a rilento ma, proprio per questo, con una forte concorrenza non solo nell’ambito del girone del Vicenza ma anche e soprattutto negli altri, dove – come s’è visto nella scorsa stagione – le società hanno più soldi da investire nei contratti dei giocatori.
Certo è che, entro la fine di luglio, gran parte delle operazioni di mercato dovranno essere definite per mettere in condizioni Diana di lavorare su certezze e scenari tecnici concreti.

GIANNI POGGI

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