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AMMINISTRATIVE 2024. A CREAZZO E SOVIZZO I SINDACI USCENTI HANNO UN SOLO CONCORRENTE. LE SFIDE DI BOMBARDA E NOSTRALI

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Creazzo e Sovizzo sono due Comuni gemelli. Le somiglianze cominciano dalla morfologia dei territori, che per entrambi si articolano fra la pianura e le ultime propaggini delle Prealpi e si inoltrano a nord in amene vallate, e proseguono nello sviluppo urbanistico, che si è distinto nel residenzialismo collinare, nei centri storici dei paesi e nei nuovi quartieri nati a sud.
I nomi, pur nell’evidente assonanza dovuta all’identico finale, nulla hanno in comune perchè quello di Creazzo deriva da “credacium” (terreno cretoso) mentre quello di Sovizzo da “sus” (maiale in latino) e allude ad allevamenti presenti in antichità.
Le frazioni sono per entrambi importanti. Creazzo ne ha ben cinque, alcune minuscole come Vigne, Fusine e Campignardi e altre più popolate come Spessa e Rivella, notissima per le trattorie e le ville. Ci sarebbe, poi, il vasto quartiere di Olmo, che è diventato il fulcro della vita del paese.
Ben fornito di frazioni è anche Sovizzo, che, da pochi mesi, ne ha aggiunta una a Montemezzo, Monte San Lorenzo, Peschiera dei Muzzi, Sovizzo Colle, Tavernelle e Vigo. È l’ex Comune di Gambugliano che, con un referendum, nello scorso gennaio si è fuso con quello di Sovizzo. La superficie del territorio è, in conseguenza, parecchio aumentata superando i 15 km quadrati, un terzo in più di quello di Creazzo. La popolazione, invece, è rimasta nettamente superiore nel secondo Comune, che conta 11.260 cittadini a fronte dei 7.600 di Sovizzo.
Sotto il profilo produttivo le differenze sono più marcate perchè Creazzo confina a sud con la statale Padana Superiore e ne ha assimilato la ininterrotta logistica commerciale di supermercati e punti vendita, mentre Sovizzo (che pure ha un “limes” che coincide per qualche chilometro con la statale) ha una corposa zona industriale. Permane, comunque, la originaria specializzazione agricola per entrambi i Comuni.
Il Retrone, uno dei due fiumi più importanti che attraversano il capoluogo, nasce nel territorio di Sovizzo e prosegue in quello di Creazzo. Proprio per questo il Retrone è un problema comune e che potrebbe diventare importante, perchè le frequenti piene e le conseguenti esondazioni colpiscono entrambi i territori.
Creazzo e Sovizzo sono stati, fino agli Anni Novanta, feudi della Democrazia Cristiana che ha amministrato con continuità i due Comuni. Dopo Tangentopoli, il primo ha avuto un sindaco del Partito Repubblicano (Gian Paolo Boschetti) per sette anni e, con il nuovo secolo, la maggioranza è passata stabilmente a Centrodestra. A quest’area appartiene la sindaca uscente Carmela Maresca (della Lega), eletta nel 2019 con il sostegno di Vivere Creazzo e il 61,6%. A Sovizzo, invece, dal 1995 il sindaco è stato espresso prevalentemente dal Centrosinistra, salvo nel quinquennio 1999-2004, e, negli ultimi vent’anni, c’è stata una non frequente continuità amministrativa garantita dalla civica L’Arca, che ha eletto tre sindaci: Lino Vignaga, Marilisa Munari (per due mandati) e l’uscente Paolo Garbin.
Quest’ultimo è stato l’artefice della fusione insieme al collega di Gambugliano Matteo Forlin ma non si ripresenta e lascia la candidatura proprio a Forlin, sostenuto dalla nuova lista civica Sovizzo Insieme, che riunisce esponenti delle maggioranze consigliari dei due centri e della minoranza di Sovizzo e non ha alcun collegamento con partiti.
L’unico competitor è Luciano Nostrali, sostenuto da Un paese in comune. Candidato e lista sono new entry nel panorama amministrativo di Sovizzo ed è impossibile catalogarli in una macro area politica. Nostrali, infatti, rifiuta categoricamente ogni etichetta che non sia civismo anche se, nella sua lista, ci sono candidati consiglieri con precedenti esperienze amministrative.
A Creazzo si ricandida la sindaca Carmela Maresca, che non rifiuta la catalogazione nel Centrodestra e conta, nella sua lista di sostegno (che è sempre Vivere Creazzo) anche su candidati iscritti ai partiti della coalizione di Governo.
Anche a Creazzo la sfida è fra due soli candidati. Con Maresca compete, infatti, Andrea Bombarda con Lista civica per Creazzo, entrambi ovviamente civici duri e puri, anche se Bombarda è stato capogruppo di maggioranza dal 2009 al 2014, con il sindaco Giacomin, nella lista Lega Nord-Creazzo della libertà. La sua proposta è per molti aspetti innovativa. Ii capisaldi del programma elettorale di Bombarda sono tre: il territorio, la persona e le associazioni.
GIANNI POGGI

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