
RIFLESSIONI PER L’AVVENTO
Oggi la prima domenica d’Avvento, il tempo dell’attesa della nascita di Gesù. La Chiesa si prepara ad accogliere la Lieta Novella. Come i pastori di
Pienone al Cosaro per il big match della seconda giornata di campionato. I Castellani di Mr. Coppola affrontano la Clodiense, la candidata numero uno al salto di categoria.
E se dovessimo scegliere come criterio per la promozione il tifo al seguito, la squadra amaranto in C c’è già.
Sull’unica lunga tribuna dello stadio, famoso in Italia perché senza barriere, una buona metà è occupata dai chioggiotti. Più in alto sulla destra, addirittura gli ultras, con tanto di magliette e bandierone.
Non smettono un minuto di cantare e il loro repertorio è ampio e non ripetitivo.
Certo fa un certo effetto vedere un Cosaro così animato ma vien da chiedersi:”Dove sono i tifosi di casa?”
Si sa il pubblico castellano è sempre stato piuttosto tiepido, anzi freddino.
Ma perché ci si chiede. Oggi c’erano tutti i presupposti per tifare i ragazzi in campo con incitamenti e applausi, ma anche lo speaker, che sperava nell’accompagnamento alla chiamata delle formazione biancorossa, alla fine si è dato per vinto.
Forse che i Montecchiani sono timidi, forse che sono molto tecnici e non possono perdere tempo per urlare, forse perché sono molto pratici e pensano che il compito dei calciatori è giocare e del pubblico guardare, senza lasciarsi andare a manifestazioni scomposte?
Fatto sta che oggi al Cosaro c’erano solo i Chioggiotti che hanno apprezzato il nuovo chiosco ristoro sotto le tribune e il servizio vendita da parte di belle ragazze in gradinata, come ai vecchi tempi al Menti.
Finalmente dopo tanto tempo c’è un servizio bar, che sicuramente dà allegria oltre che panini e birra, tanta birra…
Per la cronaca: Il Montecchio si fa battere per 0-2 dalla Clodiense. Il pubblico se ne va, le forze dell’ordine aspettano che gli ultimi ultras lascino gli spalti. Domenica prossima sarà un’altra domenica di calcio, si vedrà!
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