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AUTONOMIA. CAMANI (PD): UNA PRESA IN GIRO PER COPRIRE I SUOI FALLIMENTI. DA ZAIA PROPAGANDA SPICCIA E PAROLE VUOTE

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Comunicato stampa del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale

Autonomia, Camani (Pd): “Una presa in giro per coprire i suoi fallimenti: da Zaia propaganda spiccia e parole vuote, a testimonianza che questa riforma non farà nulla per aiutare i veneti”.
“Dal presidente Zaia ci aspettavamo un intervento di ben altro tenore, non una retorica celebrazione di un percorso raccontato come eroica battaglia personale. Avremmo voluto sapere come come l’autonomia può concretamente essere utile al Veneto e soprattutto ai cittadini veneti. Nulla di tutto ciò è stato detto, a testimonianza della debolezza di questa proposta, utilizzata come una bandiera per continuare la campagna elettorale permanente”.
A dirlo, in occasione del dibattito in Consiglio regionale sul percorso istituzionale relativo all’autonomia differenziata, la capogruppo del PD, Vanessa Camani.
“La legge Calderoli è un provvedimento fortemente divisivo, che ha spaccato l’opinione pubblica, il Parlamento e la stessa maggioranza di governo, innescando un conflitto inedito tra i presidenti di Regione, cosa mai vista nella storia istituzionale del Paese. Una legge che ha sollevato perplessità persino da parte della Cei, alla quale Zaia ha replicato in modo imbarazzante, dicendo che i vescovi non hanno capito e che sarebbe stato lui a spiegargli tutto. Ma soprattutto – ha proseguito Camani – la legge Calderoli smentisce i pilastri della retorica autonomista propagandata in questi anni. Perché da un lato non prevede alcuna forma di trattenimento dei nove decimi del gettito fiscale e, contemporaneamente, smonta e rende impraticabile il riconoscimento della competenze sull’ampio fronte delle 23 materie. Questo per l’evidente impossibilità di intervenire in ambiti ad alto interesse nazionale, come le infrastrutture strategiche e le politiche energetiche”. 
“E dunque cosa resta? Sulle nove materie che rimangono sul tavolo delle trattative, alcune sono irricevibili. A dirlo sono gli stessi ministri dell’attuale governo, da Musumeci a Piantedosi, perché incrociano il tema della sicurezza nazionale e della politica estera, competenze esclusive dello Stato. Avevamo chiesto i dossier relativi alle richieste riguardanti queste materie e in cambio abbiamo ricevuto una serie di schedine che non dicono nulla. Per caso la grande rivoluzione autonomista sarebbe l’organizzazione delle manifestazioni fieristiche? A testimonianza che questa autonomia è un modo col quale prendere in giro i veneti e coprire i fallimenti di questo governo regionale, dalle borse di studio, ai trasporti, alla sanità. C’è una distanza enorme tra il rappresentare e governare. E malgrado il 77% di consensi ottenuto, Zaia si dimostra incapace di governare”.

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