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LR VICENZA. RECUPERO AGEVOLE CON IL FIORENZUOLA TERZULTIMO E PEGGIOR DIFESA DEL CAMPIONATO

Rossi Pellegrini

Cinquantadue gol incassati in trentun partite: questo è il record negativo detenuto dal Fiorenzuola, avversario al Menti dell’LR Vicenza nel recupero infrasettimanale, che è la squadra più battuta del girone. Negli altri gironi c’è chi è riuscito a far peggio perchè, in quello C, la maglia nera Brindisi ne ha 59 e il Monterosi Tuscia (terzultimo) 56 e, nel B, la Recanatese (anch’essa terzultima) 58.
Anche il Fiorenzuola affanna in 18esima posizione e, su questo, il numero dei gol subiti ha senz’altro il suo peso, visto che sono già 17 le sconfitte a carico dei lombardi, 10 delle quali in trasferta (le ultime a Mantova e a Legnago). Fra gennaio e febbraio, però, il Fiorenzuola è riuscito a vincere sui campi dell’AlbinoLeffe, del Trento e della Pergolettese. Il successo più recente è quello casalingo dell’11 marzo sull’Atalanta Under 23 (2-1), che ha intervallato le sconfitte sul campo della Triestina (3-0) e del Mantova (2-0).
Delle 8 vittorie finora conquistate dalla squadra lombarda la più clamorosa è quella del 24 ottobre dell’anno scorso proprio sul Vicenza (3-1), che certificò lo stato di crisi della squadra biancorossa. La sconfitta berica fu ineccepibile e, nel contempo, inspiegabile, perchè il Fiorenzuola era già al terz’ultimo posto e aveva già incassato ben 19 gol. I biancorossi, dopo questo stop, scesero all’8° posto, preceduti di un punto dall’Arzignano e dal Renate.
Per il Vicenza le cose sono molto cambiate dopo cinque mesi, mentre il Fiorenzuola prosegue nel suo percorso tipico, che ha come obbiettivo la permanenza in categoria. Si sono avvicendati già tre allenatori ma il rendimento non è migliorato.
Il pronostico per questo recupero è necessariamente orientato sull’1 fisso, troppo essendo lo sbilancio a favore dei biancorossi in qualità, punti e forma. Dovrebbe bastare un Vicenza anche non brillante, come quello della trasferta vittoriosa a Busto Arsizio, per aver ragione di un avversario che è all’opposto per classifica, valore della rosa e rendimento.
L’allenatore vicentino Stefano Vecchi (in tribuna per squalifica come il suo secondo Donati dopo le loro espulsioni con la Pro Patria) sarà ancora alle prese con le assenze per infortuni e squalifiche. Il rientro di Della Morte, che ha scontato il turno di stop per l’espulsione nella partita con l’Arzignano, sarà compensato dall’indisponibilità di Ronaldo, a causa del rosso a Busto Arsizio, per questa gara e per quella successiva con il Legnago. Il suo naturale sostituto sarebbe Fausto Rossi (nella foto con Pellegrini, autore del gol vicentino all’andata), che, però, ha giocato l’ultima partita intera il 28 gennaio e, in seguito, è sceso in campo per 13 minuti con la Pergolettese, per un minuto con il Renate (dopo due panchine) ed ha sommato poi altre quattro panchine consecutive. Rossi in pratica non gioca da due mesi sia per problemi fisici che per scelta tecnica.
L’assetto del centrocampo è, dunque, l’incognita principale e non solo per il sostituto di Ronaldo ma anche per il numero dei componenti del reparto, che con ogni probabilità tornerà a quattro in conseguenza del ritorno di Della Morte nel ruolo di trequartista. Chi saranno i due mediani da scegliere fra Rossi, Cavion e Tronchin? Annunciata anche l’assenza di Talarico per infortunio, che dovrebbe portare alla conferma di De Col in fascia destra. Convocato anche Proia che, a sua volta, non gioca una partita intera dal 10 febbraio e, nelle ultime quattro, è andato in tribuna per infortunio.
Per difesa e attacco, invece, non ci dovrebbero essere sorprese, perchè la prima dà sufficienti garanzie così com’è e, in prima linea, le scelte sono obbligate a causa dell’infortunio di Rolfini.
GIANNI POGGI

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