QUANDO SI PERDE LA SPERANZA E RIN TIN TIN NON ARRIVA
Dopo il dramma della seconda guerra mondiale, con l’affermarsi del mito degli Stati Uniti d’America che avevano salvato il mondo dalla catastrofe nazista e che
Anno dopo anno, primavera dopo primavera, ritorna l’appuntamento al Castello della Villa per ricordare l’efferata uccisione di quattro operai delle Officine Pellizzari, importante presidio meccanico di Arzignano, dove essi lavoravano. Giorni prima l’intero stabilimento aveva fermato i macchinari per opporsi al trasferimento di manodopera e mezzi in Germania. Il 29 marzo la reazione tedesca allo sciopero e quattro lavoratori vengono arrestati, fatti salire su un camion e portati via. Sono operai specializzati, capaci, ma soprattutto decisi a resistere contro la prepotenza nazi-fascista.
Venerdì 5 aprile la loro vicenda è stata ricordata dagli studenti dell’istituto cittadino “S. Ceccato”, proprio dell’indirizzo Meccanica Meccatronica, nel corso della tradizionale commemorazione alla presenza delle autorità e della cittadinanza.
I ragazzi hanno rivissuto le vicende di Carlotto Umberto, Erminelli Cesare, Cocco Luigi, Marzotto Aldo. Li hanno accompagnati nel drammatico viaggio da Arzignano al Castello della Villa, all’interno di un camion che saliva lentamente lungo la strada, oggi a loro dedicata. Hanno Immaginato quello che poteva essere loro successo il pomeriggio del 29 marzo quando, giunti nel cortile del castello, sono stati barbaramente uccisi.
E’ questo il modo più giusto per non dimenticare. Come afferma la dirigente, Antonella Sperotto : ”Ogni anno la scuola rende memoria di persone semplici, di lavoratori giovani con tanti sogni, legati al proprio lavoro e soprattutto desiderosi di libertà, che senza armi, semplicemente armati dei loro attrezzi hanno ribadito il valore del lavoro, diritto su cui si fonda la nostra Costituzione.”
I Quattro Martiri rivivono nelle parole dei ragazzi che, a loro volta, fanno propria la drammatica vicenda e non la dimenticheranno in un percorso di studio che si ravviva di anno in anno. Quest’anno poi ogni ragazzo portava al polso un filo di ferro, lo stesso che indossavano i quattro operai quando i loro corpi sono stati riesumati per una dignitosa sepoltura.
Il progetto legato alla storia più recente continuerà per gli studenti della sede di via Veneto con una lezione sulle diverse forme di Resistenza messe in atto nei luoghi di lavoro, il 19 aprile. Relatore il prof. Michele Santuliana, Presidente della sezione ANPI di Montecchio Maggiore.
Precisa la Dirigente: “Sarà il nostro modo per avvicinarci alle celebrazioni del 25 Aprile, con conoscenza dei fatti e consapevolezza. A questo momento si aggiunge poi la collaborazione della scuola con il Comitato Giacomo Pellizzari che offre importanti spunti di approfondimento della storia delle Officine all’origine dello sviluppo economico dell’Ovest Vicentino, ma che sono state anche luogo di Resistenza in nome di valori irrinunciabili, la libertà e la democrazia”.
Rosanna Frizzo
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