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LR VICENZA. NEL SANTAGIULIANA PIÙ DEL 4-0 CONTA LA PRESTAZIONE

Santagiuliana

La vittoria dell’LR Vicenza sull’Arzignano Valchiampo nel Memorial Santagiuliana (nella foto del sito della società) resta negli annali della stagione 2023-2024 perché è la prima contro un avversario della stessa categoria. Se questo successo sia il segno di una tendenza da confermare in campionato, è impossibile dirlo. Ricordiamoci le due goleade iniziali con Pro Sesto e Lecco di quello precedente (poi subito smentite) e incrociamo le dita.
La misura del successo (4-0), per quanto in sé clamorosa, non dev’essere illusoria, anche se al numero dei gol sono da aggiungere due pali. Tre quarti dei centri biancorossi sono stati messi a segno nell’ultima parte della gara, con formazioni ampiamente modificate dai cambi su entrambi i fronti. Le occasioni, comunque, sono state create e le conclusioni sono state efficaci. La concretezza della squadra è, quindi, il dato tecnico importante che risulta da questo match.
L’Arzignano, anche quest’anno, non è nemmeno lontanamente al livello tecnico del Vicenza e punta a una nuova salvezza con gli stessi mezzi che gli hanno permesso di conservare la categoria nello scorso campionato. Gioco di squadra, intensità, corsa, agonismo sono stati i propellenti della squadra di Giuseppe Bianchini e lo saranno ancora. È una tipica formazione da classifica medio-bassa di Serie C e può centrare ancora l’obbiettivo se riuscirà a conservare l’identità tecnica e tattica della precedente stagione. Al Menti l’Arzignano è sceso in campo con un undici pressochè identico a quello 2022-2023 e tutto lascia pensare che sarà così anche in campionato.
Anche nel Santagiuliana si è visto un LR Vicenza in edizione sperimentale. L’analisi va fatta sulla squadra che ha giocato i primi 65’, perché, nei restanti 25, le sostituzioni sono state ben undici. Diana ha utilizzato di nuovo il modulo con tre difensori, quattro centrocampisti, due mezzali e un attaccante: Confente in porta; Ierardi, Golemic e Sandon i tre terzini centrali; De Col e Costa i quinti; Cavion e Ronaldo i mediani; Greco e Della Morte le mezzali; Ferrari in attacco.
L’insistenza del nuovo tecnico vicentino su questo modulo porta a pensare che non si tratti di una scelta rimediata, legata all’assenza di qualche giocatore, ma di una idea tattica definitiva. Evidentemente i difensori a disposizione assicurano il necessario rendimento sia in copertura che in avvio d’azione e gli esterni garantiscono apporto sia in aggiunta alla difesa che nella spinta sulle fasce. Per Diana, poi, Ronaldo può operare anche come mediano in coppia con Cavion e due mezzali offensive sono la formula ideale per moltiplicare le palle-gol in aggiunta a quelle create da Ferrari. L’unico punto non convincente è la mediana: Ronaldo, come si è ben visto nello scorso campionato, non è un mediano ed è scontato che, per farlo rendere al meglio, deve avere ai fianchi un paio di incontristi. Forse Diana sta cercando di modificare il gioco del brasiliano per evitare di dover rinunciare a una delle mezze punte.
Sarà interessante verificare nell’amichevole di sabato 26 agosto con la Virtus Verona, ultimo appuntamento precampionato, se l’allenatore ha ragione nelle sue scelte. La squadra di Gigi Fresco, però, è un facsimile dell’Arzignano e, per una verifica definitiva, si dovrà aspettare il campionato.

GIANNI POGGI

 

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