Altavilla Vicentina ed Arcugnano sono Comuni con alcune similitudini: geograficamente perchè, oltre ad essere confinanti, hanno entrambi territori che spaziano dalla pianura ai Colli Berici; produttivamente, perchè, in tutte e due, ci sono importanti zone industriali, in contiguità con quella del capoluogo; urbanisticamente, perchè nessuna ha un centro storico e le “piazze” che li surrogano sono frutto di interventi moderni.
Le diversità sono, intanto, nel numero di abitanti (11.800 Altavilla, 8.000 Arcugnano) e in quello delle frazioni: due la prima (Tavernelle e Valmarana) e ben otto il secondo (Fimon, Lapio, Perarolo, Pianezze, San Gottardo, Sant’Agostino, Torri e Villabalzana). Tutti e due i Comuni, poi, hanno un forte punto di attrazione, anche se del tutto diverso visto che quello di Altavilla, Villa Valmarana Morosini (sede del Cuoa), è un imponente architettura del Settecento, mentre quello di Arcugnano, il Lago di Fimon, è un affascinante sito naturalistico.
Sotto il profilo della viabilità, infine, Altavilla è strettamente connessa con i grandi assi di attraversamento est-ovest della pianura veneta (autostrada, ferrovia, presto TAV e statale), che, invece, toccano il territorio di Arcugnano solo nella zona di Sant’Agostino mentre la parte più consistente è fuori dalla rete viaria principale.
Anche lo scenario politico ha seguito percorsi diversi nei due Comuni. Ad Altavilla, dopo 15 anni (1995-2009) di amministrazione di Centrodestra, la maggioranza è passata al Centrosinistra, che ha avuto come sindaci Claudio Catagini (dal 2009 al 2014) e Carlo Dalla Pozza, eletto con la Lista Catagini Sindaco (civica e trasversale), nell’ultimo quinquennio e fino alle sue dimissioni date all’inizio del 2024. Tutto di Centrodestra, invece, il percorso amministrativo ad Arcugnano, improntato dalla figura di Paolo Pellizzari, sindaco dal 1995 al 2004 e, di nuovo, dal 2014 ad oggi.
Senza nulla togliere agli altri primi cittadini, si può affermare che due personalità politiche simili, Catagini e Pellizzari, hanno improntato, personalmente o indirettamente, lo spazio politico dei due paesi nei decenni più recenti. E si propongono entrambi di allungare la propria vita politica visto che sia Catagini che Pellizzari si candidano di nuovo come sindaci alle elezioni amministrative dell’8-9 giugno, il primo con il sostegno della civica che porta il suo nome e il secondo ancora con la lista Pro Arcugnano.
La concorrenza non manca certo, stavolta. per entrambi gli storici candidati: Catagini ha ben tre candidati in concorrenza, Pellizzari solo due.
Premesso che tutti i candidati e le liste si proclamano prima di tutto o solo civici e scollegati dai partiti (non sia mai!), vediamo nel dettaglio il restante quadro pre elettorale nei due centri.
Ad Altavilla c’è, intanto, la candidatura di Rossella Zatton, ex assessore nella giunta Dalla Pozza e coordinatrice locale di Fratelli d’Italia, sostenuta, oltre che dal suo partito e dalla Lega, dalla lista Amiamo Altavilla. C’è, poi, una new entry, quella di Gianluca Grignolo, un trentenne deb in politica che guida la lista Altavilla Liberiamo il futuro, composta da giovani professionisti e che si presenta come il nuovo in grado di spezzare gli storici dualismi del paese. Il quarto candidato, infine, è Giovanni Furlani con la civica Altavilla Alta Vita. Ultimo a presentarsi, Furlani ha una proposta molto vicina alle richieste della popolazione, o almeno così si presenta.
Arcugnano. Paolo Pellizzari si trova a competere, intanto, con Marco Carollo, sostenuto dalla lista Arcugnano al centro, in cui è candidata l’ex assessore di Pellizzari Loredana Zanella. Una formazione della stessa area politica, quindi, del sindaco uscente. Il terzo aspirante primo cittadino è Simone Cuomo, consigliere comunale di minoranza con la lista Idee in Comune per Arcugnano, che lo affianca anche nella nuova tornata elettorale con un’identità civica più vicina al Centrosinistra.
Sia per Altavilla che per Arcugnano il pronostico elettorale è difficile. La pluralità di candidature, la comune identità civica di candidati e liste, il frazionamento dell’area di Centrodestra, la similarità di buona parte dei programmi elettorali sembrano spostare le scelte degli elettori più sulle figure degli aspiranti primi cittadini che sulle proposte politiche e amministrative. Sotto questo profilo potrebbe risultare avvantaggiato l’usato sicuro rappresentato da Catagini e Pellizzari, ma è da valutare il peso del collegamento ai partiti nazionali di alcuni candidati (ad esempio nel caso di Zatton e di Carollo) e l’attrattiva di soggetti politici nuovi e innovativi nel contesto locale, come nel caso di Grignolo e di Cuomo.
GIANNI POGGI
C’è un errore: la lista civica che sostiene Furlani si chiama ALTAVILLA ALTA VITA e non LIBERIAMO IL FUTURO, che è di Grignolo, vi prego di correggere, grazie.