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ALTAVILLA. GRIGNOLO: LA DELIBERA IMPUGNATA DAL GRUPPO DI CATAGINI È CORRETTA. NELL’UNIONE CERCHERÒ ALLEANZE CON GLI ALTRI CONSIGLIERI DI MINORANZA

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Grignolo, si aspettava il ricorso del gruppo consiliare “Catagini Sindaco” sulla delibera che la ha eletta nel consiglio dell’Unione Terre del Retrone?
Ritengo che, se i firmatari del ricorso hanno delle rimostranze sul metodo di elezione, se ci sono stati dei vulnus o dei regolamenti sono stati infranti, sia giusto fare un esame e capire se effettivamente la votazione è stata corretta. Io penso che sia stata corretta e questo è quello che mi è stato detto anche dagli organi amministrativi del Comune.
Qual è la posizione sul caso del suo gruppo Altavilla Liberiamo il futuro?
Siamo disponibili sempre, negli interessi dei cittadini di Altavilla e anche di quelli dell’Unione, di avere un dialogo costruttivo sia con la maggioranza che con l’altra porzione di opposizione. Quindi, se dovesse essere annullata una parte della delibera o rifatta una votazione, siamo disponibili a capire se nel metodo c’è stato qualcosa di sbagliato, e, se c’è la necessità, di rettificare.
I cinque voti che ha ottenuto sono in parte arrivati dalla maggioranza?
Lo scrutinio è segreto e si può ipotizzare che, in base ai numeri, una parte dei voti probabilmente sono arrivati anche dalla maggioranza.
A questa sua prima esperienza in Consiglio comunale se ne aggiunge un’altra nel consiglio della Unione.
Sicuramente c’è la volontà di imparare e di fare esperienza in questi collegi amministrativi importanti. Credo di avere un’esperienza anche data dalla mia professionalità, che mi fa capire quando si parla di delibere, di bilanci.
Nel consiglio dell’Unione cercherà alleanze con minoranze degli altri comuni che ne fanno parte?
Certamente noi cercheremo un colloquio con le minoranze di altri paesi, sempre avendo un occhio di riferimento all’interesse che possono avere le cittadinanze dei tre diversi comuni, per effettive collaborazioni che possono migliorare la questione infrastrutturale, della gestione delle risorse dei territori.
A due mesi dalle elezioni, quali sono le sue prime impressioni?
È un’esperienza molto interessante. Siamo partiti con l’idea di diventare di essere propositivi, di accogliere soprattutto suggerimenti. Questo è capitato con alcune persone che fanno parte del tessuto amministrativo di Altavilla. Esiste comunque una conflittualità politica come è apparso sin dal primo consiglio comunale. Questo non ci spaventa, nel senso che anche la dalla conflittualità può nascere qualcosa di positivo.
A proposito di Retrone, il Tar ha bocciato progetto della laminazione del bacino di Sovizzo.
La questione dei bacini di laminazione è abbastanza complessa perché sono stati redistribuiti su tutta la tratta della dell’Alta Velocità in modo che non interferissero con quelle che sono la vita produttiva o che, comunque, dessero il minor disagio possibile alla cittadinanza. È logico che, se un bacino di laminazione non può essere fatto, sicuramente un altro da qualche altra parte va fatto.
Lo stop al bacino di Sovizzo influirà sullo sviluppo dei cantieri dell’Alta Velocità?
Se dovessero esserci ulteriori ritardi, ciò peserà su tutta la tratta, non solo su quella di Altavilla, che è già sfavorita con un ritardo di più di un anno dei lavori di inizio dei lavori per il cavalcavia. La situazione è gravissima, spero che i nuovi amministratori di Altavilla, ma anche quelli che entrano ora nel consiglio delle Terre del Retrone, abbiano la possibilità di affermare la necessità che le opere infrastrutturali creino meno disagi possibili perché la viabilità non solo di Altavilla ma anche di Sovizzo e di Creazzo è disastrosa.

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