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IL PRIMO STADIO SENZA BARRIERE È A MONTECCHIO

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In occasione della presentazione dei Calendari della Serie D 2005/2006, nella sede della FIGC in via Allegri a Roma, il Presidente del Montecchio Maggiore Romano Aleardi e l’allora Sindaco Maurizio Scalabrin espongono il progetto dello Stadio senza barriere e ne ricevano l’approvazione da parte dei più alti vertici del calcio. L’iniziativa è fortemente sostenuta dalla Lega Nazionale Dilettanti, in particolare dal Comitato Interregionale nella persona del Presidente William Punghellini.

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Le Autorità Sportive Nazionali ritengono che Montecchio Maggiore, per le sue dimensioni, per le caratteristiche societarie, per il comportamento di dirigenti, atleti e tesserati, sia la piazza ideale per avviare un cammino che dovrebbe coinvolgere nei successivi cinque anni l’intero Calcio Professionistico e Dilettantistico nazionale. Purtroppo tante promesse sono rimaste tali e i campi senza barriere sono veramente pochi. Lo stadio all’inglese con tutti i meccanismi di sicurezza resta un miraggio.

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Ecco come il Presidente del Montecchio Romano Aleardi sottolinea i principi ispiratori dell’iniziativa: “L’Unione Calcio Montecchio è fortemente determinata ad iniziare ed a svolgere il prossimo Campionato 2005/2006 senza le recinzioni sui campi di gara del Polisportivo Comunale.
Lo sport è universalmente inteso come palestra di vita, dove i valori supremi sono la lealtà, la dote atletica, l’intelligenza, la fantasia, la preparazione e la tenacia: dobbiamo dare concretezza a queste enunciazioni, sempre più dichiarate e sempre meno praticate. Lo sport non può essere violenza tra gli atleti ed i sostenitori delle squadre in competizione, pur riconoscendo l’agonismo come una componente positiva e fondamentale dell’attività sportiva.
Questi sono gli ideali nei quali il Montecchio si riconosce e per dare tangibile testimonianza di ciò, 2 anni fa abbiamo intitolato il Polisportivo Comunale a Gino Cosaro, per 66 anni tesserato della Società: prima come giocatore, poi come allenatore ed infine come dirigente.
Gino Cosaro è stato per tutti questi anni un alfiere di questo modo di intendere lo sport. Quando lo scorso anno il Presidente del Comitato Interregionale Punghellini ha prospettato la possibilità di eliminare le recinzioni, garantendo il sostegno della FIGC, ci siamo subito attivati per cogliere questa opportunità, coinvolgendo le Istituzioni Pubbliche: il Sindaco di Montecchio, il Prefetto di Vicenza ed il Comandante della locale stazione dei Carabinieri.
Abbiamo avviato i lavori per adeguare la struttura del Polisportivo a questa nuova realtà: abbattimento di tutte le barriere (non solo quelle dei campi da gara, ma anche di quelle architettoniche). Una piattaforma mobile permetterà ai portatori di handicap di assistere alle manifestazioni sportive dal gradino più alto della tribuna coperta”.

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Una veduta dello stadio
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Nell’occasione anche una rimodernata a tutta la struttura, con nuovi servizi igienici e spazi riunione per la società, trasforma lo stadio che diventa uno dei più belli ed attrezzati della serie D. Merito di chi ha creduto nel progetto, merito di un Presidente che insegue il sogno di far crescere il calcio a Montecchio Maggiore, anche in fatto di tifoserie.


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La parata dei ragazzi del Montecchio
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Taglio del nastro con da sinistra il Parroco don Giovanni, il Sindaco Maurizio Scalabrin, Christian Maggio, Patron Romano Aleardi, Giovanni Stefanello, Scipione Cornolò e l’assessore Dominique Tomasi
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Un momento della partita inaugurale: sembra di essere in Inghilterra…
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