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VIDEO VIRALE ANCHE NEL VICENTINO

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Video-Denuncia da parte di alcuni abitanti di Fontanelice (BO), isolati ed inattivi dopo 80 giorni dall’alluvione in Romagna.
Al governo è stato presentato un progetto di ricostruzione per 2.1 milioni di €, non ancora trasferiti. Finora i quattro piccoli comuni della Valle Santerno hanno fatto lavori in somma urgenza tramite debiti fuori bilancio pari a 788.000,00 €, non ancora riconosciuti.
Il Video allarme dei cittadini ed imprenditori di Fontanelice (1926 residenti), uno dei quattro piccoli comuni della Valle del Santerno inserita nella città metropolitana di Bologna, è diventato subito virale nei social-media.
L’appello lanciato in video da un gruppo di residenti in Fontanelice rimarca che “a tre mesi dalle forti piogge e successive alluvioni che hanno colpito l’Appenino causando centinaia di enormi frane su tutto il nostro territorio, la situazione è rimasta inalterata».
La strada interessata è la provinciale 33, via della Renana, che collega le province di Bologna e di Ravenna attraverso l’Appennino tosco-romagnolo. Qui vivono e lavorano imprenditori agricoli e titolari di agriturismi. «Purtroppo – continua il racconto degli abitanti – quello che ci dicono le istituzioni è che non ci sono i fondi per poter sistemare queste strade, non ci sono i progetti, ma noi quello che chiediamo è il vostro aiuto perché questa importantissima strada venga riaperta o che almeno ci venga dato il permesso a noi che viviamo su queste terre, su queste strade, di poter pulire la strada e poterla riaprire. Questo perché ci sono tantissime famiglie e decine di aziende che tutti i giorni mettono a rischio la propria incolumità e sicurezza passando attraverso la strada comunale detta Strappo di Pantani o Salita del Cane». Ed ancora «Non siamo qui a chiedere soldi – sottolineano nel loro appello -. Ma l’inverno è alle porte e se quello che ci viene prospettato è l’evacuazione delle nostre famiglie e delle nostre aziende non possiamo restare fermi”.
Ma come hanno risposto le istituzioni pubbliche? Il presidente Panieri del circondario di Imola ha tenuto a specificare che “per l’intervento in questione sono stati chiesti al Governo 2,1 milioni di euro necessari per il ripristino”. Più immediato il Sindaco di Fontanelice, Gabriele Meluzzi, che -intervistato da RAI News ricordata la criticità della SP 33 dovuta anche ai continui movimenti del terreno e condividendo l’allarme dei cittadini, sollecita i propri colleghi (amministratori locali) a trovare una soluzione di compromesso, anche se non definitiva.” Un’idea potrebbe essere quella di riaprire la SP 33 ad una corsia, così da permettere ai cittadini ed agli imprenditori di Fontanelice di uscire dall’isolamento e di ri-tornare alle proprie attività. Ovviamente, al di là di eventuali sistemazioni transitorie, la soluzione duratura dipende dai soldi che l’attuale Governo ha promesso: sono ancora “per strada”?
Sconsiglio, infine, gli imprenditori di Fontanelice di pulirsi la SP 33 da soli, per non incorrere in multe così come successo a Barlassina, provincia di Monza-Brianza, dove il pensionato Claudio Trenta, che aveva riparato una buca in strada è stato multato per 900 euro.

Enzo De Biasi

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