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Vicenza. Perchè non si fa manutenzione agli argini dei fiumi?

Bacchiglione

L’immagine del Centro Storico di Vicenza è sicuramente svilita dalle condizioni degli argini dei fiumi che attraversano la città che, di fatto, non sono puliti (nella foto l’argine del Bacchiglione a Ponte degli Angeli). Erbacce, rifiuti, isolotti di terra sono presenti anche nei tratti dei corsi d’acqua in centro città. Il Comune riconosce l’importanza della manutenzione e della pulizia degli alvei ma la competenza non è solo sua. Nel Protocollo d’Intesa per gli interventi di pulizia nei corsi d’acqua cittadini, tra il Comune di Vicenza, la Regione del Veneto-U.O. Genio Civile Vicenza, il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta e la società Valore Ambiente s.r.l. (per gli anni 2020-2021-2022) si afferma: “La pulizia delle rive e dell’alveo dei corsi d’acqua cittadini costituisce una necessità impellente e si inserisce nel più ampio obbiettivo di tutela e miglioramento della qualità ambientale dell’intero ecosistema acquatico e cittadino”. E ancora: “L’accumulo dei rifiuti, oltre a rappresentare un rischio ambientale, può compromettere la tutela igienico-sanitaria della cittadinanza, come nel caso delle morie di fauna ittica che si verificano in particolare nel periodo estivo”.
Nel Protocollo le competenze degli enti sono fissate nell’art. 1: alla Regione Veneto-Unità Organizzativa Genio Civile Vicenza– spettano le manutenzioni relative ai fiumi Retrone, Bacchiglione e Astichello; al Comune di Vicenza il coordinamento, le verifiche e le trasmissioni di segnalazioni agli altri enti ai fini della rimozione immediata dei rifiuti; il Consorzio di Bonifica si accolla gli interventi relativi ai corsi d’acqua della rete idrica minore; a Valore Ambiente, infine, spettano le operazioni di trasporto e di smaltimento dei rifiuti.
Tuttavia, i lavori non sono stati adeguatamente attuati nei fiumi della città i cui argini versano in condizioni pietose data l’evidente presenza di sedimenti, piante e rifiuti.
Il mancato adempimento della manutenzione e della pulizia, che dovrebbe avvenire annualmente, può quindi rappresentare una grave criticità. I fiumi devono godere di un occhio di riguardo da parte delle Amministrazioni competenti, anche per prevenire eventuali catastrofi. Non dimentichiamo l’alluvione che mise inginocchio l’intera città nel 2010 e la recente alluvione in Emilia-Romagna.
Come risolvere il problema? La pulizia dei fiumi vicentini è di competenza del Genio Civile. Perché l’ente non ha provveduto alla manutenzione? Ci sono spiegazioni ai persistenti sedimenti presenti negli argini? Lo stesso piano d’azione descritto nel Protocollo non ha, quest’anno, raggiunto il suo obbiettivo anche se si tratta di questioni note e risapute che puntualmente si ripetono. Sarebbe interessante sapere quali sono e se ci sono limiti e difficoltà alla manutenzione. È ora che vadano affrontati e risolti.

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