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LR VICENZA. NELLA TRASFERTA A TRENTO SENZA PENSARE AL FUTURO

Ferrari

Peggio di così non può andare e, per evitare di prolungare la crisi, l’LR Vicenza deve tentare in tutti i modi, nella trasferta a Trento, di aprire il suo percorso di redenzione. Più facile a dirlo che a farlo, però, perchè tutti i fattori sono contro in questa fase ed è complicato andare in campo con la testa un po’ confusa e le spietate quanto meritate critiche di stampa e tifosi sul groppone.
Poi c’è il Trento di mezzo, che non è una star del girone (è 12esimo a quota 22, -6 dal Vicenza) e sta, a sua volta, passando un brutto momento perchè viene da tre stop consecutivi, che hanno fatto curiosamente seguito all’impresa stagionale realizzata battendo la capolista Mantova in trasferta un mese fa.
È stato assai discontinuo il Trento in questa prima metà di campionato, in cui non è mai riuscito a mettere in fila più di due risultati positivi e, infatti, lo score rivela già sette sconfitte a cui fanno da contraltare quattro pareggi e sei successi. I gialloblu sono scarsini soprattutto in attacco perchè hanno segnato in tutto 16 gol qualificandosi così fra i peggiori del girone, mentre i 20 incassati sono un bilancio accettabile. Il fattore campo per ora non favorisce il Trento che, infatti, ha conquistato più punti fuori casa (12 dei 22 totali) anche se, al Briamasco, non ha finora fatto così male perchè ha perso solo due volte ed ha invece assommato altrettanti successi e quattro pareggi.
L’allenatore è Bruno Tedino, che ha una lunga carriera alle spalle: debutta come primo nel 1997, lavora molto in terza serie e arriva anche alla Serie B (Palermo, Entella e Pordenone). Per due anni (2013-2015) guida le Nazionali Under 16 e 17. Dopo la salvezza nel campionato precedente, la società lo conferma per quello in corso, in ticket con il ds Giorgio Zamuner, ex giocatore biancorosso che si è costruito una buona fama come dirigente tecnico nel Pordenone, nel Padova e nella SPAL.
La rosa trentina è discreta (valore 3,5 milioni e età media 25 anni e mezzo), messa insieme senza svenarsi e puntando ad avvalersi di giovani promesse come il portiere 22enne Alessandro Russo, in prestito dal Sassuolo (che ha preso il posto di Desplanches del Vicenza), e il coetaneo centrocampista Christopher Attys (formatosi nelle giovanili dell’Inter), che è nelle mire della Triestina per gennaio. Ha 24 anni l’attaccante centrale Tomi Petrovic, miglior marcatore con 6 centri, arrivato come svincolato dal Pordenone dopo due anni di prestito al Trento.
Il profilo del prossimo avversario del Lane non è superlativo ma nemmeno si può relegarlo fra le candidate alla salvezza, perchè, anzi, l’obbiettivo del Trento è un posto nei play off. Non sembra una passeggiata, insomma, la trasferta dei biancorossi perchè, come s’è visto nel turno infrasettimanale di Coppa Italia, basta un Rimini per metterli in difficoltà.
Per il Vicenza quello a Trento potrebbe essere un match di passaggio (resta solo il turno casalingo con l’Alessandria prima della sosta) con la testa già alla sessione invernale del calciomercato, con l’incognita della conferma o meno dell’allenatore Diana e con il peso nelle gambe dei 120′ di mercoledì. Forse, allora, non è il caso di aspettarsi in questa situazione un giro di boa, che sarebbe più logico arrivasse da gennaio, quando il contesto sarà più chiaro.
Chi manderà in campo Diana a Trento? Probabile che ci sia l’ennesimo turn over, magari confermando la difesa a quattro (ma con quali difensori?) e il trio Greco-Rossi-Cavion già visti in Coppa. Meno prevedibile la coppia di attaccanti: infortunato Rolfini e Pellegrini di nuovo in panchina, non resta molta scelta e, quindi, potrebbe tornare dall’inizio Ferrari (nella foto) con Della Morte a fargli da partner. Alle spalle dei due, come trequartista, c’è solo una alternativa: Jimenez o Proia.



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