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LE PRIARE DI MONTECCHIO MAGGIORE IN NOME DELL’AMORE VIOLATO

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Da domenica 18 febbraio si potrà, nei giorni festivi, visitare le Priare, sito sotterrano che contribuisce non poco ad aumentare il fascino dei Castelli di Giulietta e Romeo. Si tratta di cave, frutto del lavoro di chi fin dai tempi più antichi scavava la pietra bianca del dorso di collina su cui si erge il Castello di Giulietta, per costruire, appunto, luoghi fortificati come sono stati i due castelli. La leggenda degli amanti sfortunati, che ha ispirato poeti e letterati, trova sicuramente amplificazione all’interno di questo luogo che poteva essere una via di fuga, un luogo dove nascondersi. Di certo era un ottimo nascondiglio in caso di attacco, più tardi durante la seconda guerra mondiale, un sicuro rifugio antiaereo. Un luogo, a lungo dimenticato, tornato a vivere agli inizi degli anni duemila per opera delle amministrazioni Ceccato e Scalabrin e affidato alla Pro Loco di Alte Montecchio che organizza le visite del sito su prenotazione.
Dal momento in cui sono tornate a rivivere, richiamando un turismo molto interessato, sono state, a seconda del momento, luoghi in cui si sono organizzati eventi molto particolari. La notte di Halloween alle Priare acquista un fascino da brividi! Mentre per i bimbi la ricostruzione della vera dimora di Babbo Natale è un’occasione magica.
Domenica 18 febbraio si celebrerà invece l’amore, e non solo perché si è da poco festeggiato San Valentino.

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Ornella Vezzaro

La vicepresidente della Pro Loco Ornella Vezzaro illustra un’iniziativa che va oltre l’immagine dell’amore coniugato alla parola cuore.
“Il triste fenomeno dei femminicidi non sembra volersi arrestare. E c’è quindi bisogno di continuare a richiamare l’attenzione da parte di tutti. I nostri ragazzi, quelli che seguono le molte iniziative della Pro Loco, chiamati ad immaginare un evento legato all’apertura della stagione, hanno proposto di sviluppare questo tema. Hanno studiato, hanno raccolto informazioni, hanno riflettuto e hanno deciso che le gallerie delle Priare avrebbero dovuto diventare un’installazione artistica che sintetizzasse il dramma dei femminicidi. Tanti cuori rossi appesi ad un filo che si librano nell’aria. Ma non possono volare via, vivere intensamente l’amore, perché trattenuti a terra da una pietra, anch’essa rossa, simbolo della violenza subita da tutte le donne morte per mano di uomini violenti. Centoventi pietre perché centoventi sono state le donne morte nel 2023. Cui si devono aggiungere i nomi delle tredici uccise da inizio anno. Sarà un momento intenso quello che si vivrà all’interno delle Priare, nelle vicinanze di un luogo che è stato preso a simbolo dell’amore tragico, come lo sono i Castelli di Giulietta e Romeo”.
In occasione della Festa della Donna, l’8 marzo, i palloncini saranno portati via, ma resteranno all’interno del sito le pietre che verranno accumulate a memoria di tutte le donne morte violentemente per mano di un uomo.
L’appuntamento dunque è per domenica 18 febbraio, a partire dalle ore 15. Si troveranno in loco le guide pronte ad illustrare il sito. Non è richiesta prenotazione e l’entrata sarà gratuita.
A conclusione del pomeriggio saranno consegnate ai visitatori delle pergamene con riportati i nomi di tutte le donne uccise. Si leggeranno poi poesie d’amore e saranno offerti cuori dolci preparati dai ragazzi aspiranti cuochi del CFP di Trissino.
Per non dimenticare, per tenere sempre viva l’attenzione su un fenomeno che deve essere contrastato. Per per far sì che il cumulo di pietre rosse non cresca!

Rosanna Frizzo

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