Fra i tanti giovani che hanno lasciato Vicenza per formarsi e affermarsi professionalmente lontano, in controtendenza c’è Piero Pelizzaro, vicentino dei Ferrovieri, che, dal 1° luglio, tornerà nella sua città con l’incarico di dirigente del settore Ambiente e Patrimonio del Comune. Si definisce esperto di resilienza, espressione difficile da inquadrare nei suoi contenuti per i non addetti e che si può specificare come esperto in cambiamento climatico, pianificazione e innovazione urbana.
Piero Pelizzaro lavora per la Agenzia del Demanio come responsabile dell’Unità organizzativa Officina per la rigenerazione dell’immobile pubblico, inoltra coordina la stesura della Strategia di sostenibilità ed impatti ESG ed è a capo del presidio Innovazione e sostenibilità per la direzione trasformazione Dditale.
Prima è stato dirigente amministrativo e chief resilience officer per il Comune di Milano (direzione Transizione ecologica), poi è andato a Bologna come direttore Relazioni internazionali e gestione fondi UE e PNRR per il Comune.
È stato fondatore di Climalia, società di consulenza specializzata nella fornitura di servizi climatici in Italia, ha lavorato per Kyoto Club ed AzzeroCO2 e, come volontario, è direttore scientifico della no profit Globe Italia e presidente del Circolo ACLI San Luis 1946 di Milano.
Il c.v. di Pelizzaro non si ferma però agli incarichi lavorativi. Infatti è stato anche ricercatore allo IUAV (Planning climate change) ed ha collaborato con molte università italiane ed europee, è stato consulente per il Ministero dell’Ambiente e per l’Unione Europea ed è divulgatore scientifico e speaker a livello globale.
Grazie a questa imponente formazione, Pelizzaro è oggi un esperto di fondi europei e relazioni internazionali, con una specifica competenza in progetti europei e in materia di resilienza urbana, contabilità economica ambientale, scenari energetici e modelli di impatto dei cambiamenti climatici.
Portare in squadra un professionista di questo calibro è stato un bel colpo del sindaco Possamai, che avrà così, nei prossimi anni, un super esperto per disegnare la Vicenza del futuro.
Il tratto umano di Piero Pelizzaro che colpisce subito è la semplicità. Chi si aspetta un manager in gessato e pochette, si trova invece davanti un giovane uomo alla mano e diretto, che parla con chiarezza senza bisogno di esibire la sua professionalità, che pratica nello stile di vita le conoscenze scientifiche che applica nel lavoro. Non ha un’automobile, ad esempio, ed è un gran camminatore.
Torna a Vicenza perchè vuol far qualcosa per migliorare la sua città, che sta per affrontare sfide importanti come quella della TAV. Sorridendo, dice che il suo ritorno è anche dovuto al Vicenza, la squadra di cui è super tifoso: “ho sempre comperato l’abbonamento – spiega – ma, abitando altrove, riuscivo ad andare al Menti sì e no una volta per campionato. Adesso non perderò una partita”.
GIANNI POGGI

La video intervista di Gianni Poggi a Piero Pelizzaro