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PIZZIGNACCO E VANDEPUTTE. IL VICENZA NON LI HA VOLUTI E HANNO FATTO LA FORTUNA DI FERALPISALÒ E CATANZARO

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Il 17 agosto 2024, tredici giorni prima di compiere 23 anni, Semuel Pizzignacco (nella foto) ha debuttato in Serie A come portiere del Monza nella trasferta a Empoli. Una carriera fulminante la sua, che lo ha portato dal primo contratto da professionista (triennale) il 29 giugno 2020 con l’LR Vicenza alla promozione in B con la FeralpiSalò nel campionato 2022-2023 e, ora, alla massima serie.
Pizzignacco è uno dei giocatori in cui il Vicenza non ha creduto e la cui cessione può considerarsi un errore. Prelevato nel 2018 dall’Udinese dall’allora ds biancorosso Werner Seeber, gioca nel l’Under 19 per due anni e, nel 1920, è promosso in prima squadra come terzo portiere (titolare è Grandi, il secondo Perina). Il 1° ottobre 2020 è ceduto in prestito al Legnago Salus, con cui esordisce da professionista quattro giorni dopo contro il Ravenna. Diventa il primo portiere e gioca 37 partite.
Al rientro dal prestito, il neopromosso Vicenza di Mimmo Di Carlo lo promuove titolare e Pizzignacco debutta in Serie B il 21 agosto 2021 contro il Cittadella. Gioca altre due partite ma fa le spese del disastroso avvio di campionato che porta all’esonero di Di Carlo e finisce in panchina come secondo di Grandi. Il 31 gennaio 2022 è ceduto in prestito al Renate, dove colleziona 13 presenze.
Rientrato a Vicenza, non ottiene la fiducia del ds Balzaretti ed è ceduto alla FeralpiSalò per 300 mila euro con diritto di recompra. Pizzignacco sottoscrive un accordo triennale. La società bresciana, a differenza di quella vicentina, capisce le qualità del 19enne portiere e l’allenatore Stefano Vecchi (sì, proprio lui) lo lancia in prima squadra: 37 presenze e promozione in B. Il Vicenza non esercita la recompra e il portiere passa definitivamente alla Feralpi, dov’è confermato titolare anche dall’allenatore Zaffaroni (subentrato alla 10a giornata a Vecchi) e firma 38 presenze. Dopo la retrocessione dello scorso maggio si fa vivo il Monza che ne ottiene il prestito dai Leoni del Garda.
L’LR Vicenza ha, dunque, avuto in squadra un giovane portiere di grande qualità ma non ci ha creduto, come dimostrano le appena 4 presenze in biancorosso. Per più campionati il problema del portiere è stato all’ordine del giorno e, nel ruolo, c’è stato un bel turn over.
Un altro caso è quello di Jari Vandeputte, che oggi gioca in Serie B con la Cremonese ed ha una quotazione Transfermarkt di 3 milioni e mezzo. L’arrivo a Vicenza del giocatore belga è stato il capolavoro del ds Giuseppe Magalini che, il Il 2 settembre 2019, lo porta con sè in biancorosso dalla Viterbese per la cifra irrisoria di 80 mila euro. Jari ha 23 anni ed è alla terza stagione italiana, dopo le due giocate nella squadra laziale che lo ha pescato nel Gent. Con 25 presenze e 2 gol contribuisce alla promozione in B del Lane di Mimmo Di Carlo, mettendo in mostra notevoli qualità come attaccante esterno. Scontata, quindi, l’anno dopo la conferma in B, in cui debutta il 26 settembre 2020 contro il Venezia, ma non è una grande annata per lui che, anche per problemi fisici, gioca solo 13 partite. L’anno dopo è ceduto in prestito al Catanzaro e si afferma definitivamente con 38 presenze e 7 gol. Al rientro dal prestito il Vicenza non riesce a trattenerlo e Vandeputte è ceduto definitivamente al Catanzaro (dove ritrova Magalini) per 400 mila euro. La società biancorossa incamera una bella plusvalenza ma perde un giocatore che sarebbe stato molto utile nel penoso campionato 2022-2023, in cui, invece, è tra protagonisti della promozione in Serie B dei giallorossi con 27 presenze e 9 reti. L’annata successiva lo consacra fra i migliori esterni offensivi del campionato: titolarissimo, Jari firma altri 9 centri e 14 assist. La Cremonese, di nuovo a caccia del ritorno in A, mette gli occhi sul belga e riesce a strapparlo al Catanzaro in prestito e obbligo di riscatto con un accordo da 3,3 milioni di euro più bonus.
Anche a proposito di Vandeputte, non si può dire che il Vicenza abbia fatto la scelta giusta. Un giocatore così avrebbe potuto essere trainante e, forse, sarebbe riuscito a evitare stagioni difficili e fallimentari come quelle seguite alla sua cessione.
Pizzignacco e Vandeputte sono sicuramente le due più clamorose occasioni mancate dal Vicenza ma non le uniche. Non sono pochi i giocatori che hanno fatto carriera con un’altra maglia senza essere valorizzati a Vicenza. Qualche nome? Mancini, Tronchin, Ranocchia, Desplanches, Begic, Corradi. Ne parleremo in un altro articolo.
GIANNI POGGI

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