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LR VICENZA. ANCHE IL LEGNAGO PORTA VIA UN PUNTO DAL MENTI

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Stavolta non si può prendersela con l’arbitro per dare responsabilità dell’1-1 (nella foto Pellegrini) fra LR Vicenza e Legnago, pareggio per il quale è stata nuovamente riutilizzata la definizione “beffa” che, anche in questa occasione, è proprio fuori luogo perchè la squadra veronese non ha beffato proprio nessuno.
La fase del campionato, che si è aperta per il Vicenza il 6 marzo a Padova e sta proseguendo con caratteristiche costanti da cinque partite, ha messo in evidenza nuovi limiti dei biancorossi.
Il primo deficit è la tenuta atletica per tutta la gara: la squadra a un certo punto (quando passa in vantaggio o nel secondo tempo) cala la intensità del gioco, diventa meno veloce e lucida, si compatta nei propri 60 metri lasciando l’iniziativa agli avversari.
Un’altra caratteristica negativa, emersa nel ciclo in corso, è il numero dei gol segnati. Dopo il match con la Triestina del 25 febbraio (2-0), il Vicenza ha tenuto la media costante di un centro a partita, che, come dimostrano i fatti, non sempre è sufficiente per aggiudicarsi i tre punti.
Questo segnare poco ha una spiegazione nel fatto che i giocatori vicentini sbagliano molto, non solo gli attaccanti ma anche centrocampisti e difensori, che pure con frequenza ci provano. E questo succede non solo in azione ma anche su palla inattiva.
Un’ultima negatività sta nella imprecisa gestione della partita, molto palese nelle tre gare (Padova, Fiorenzuola, Legnago) che si sono concluse con i pareggi avversari raggiunti tutti durante il recupero finale. Nel che non c’è niente di beffardo.
A giustificazione (parziale) dei biancorossi ci sono due circostanze: la stanchezza che è il prezzo pagato per la vigorosa e dispendiosa rincorsa avviata all’inizio dell’anno e l’appalesarsi di una rosa troppo corta, che comporta difficoltà per l’allenatore di sostituire giocatori infortunati o squalificati con altri all’altezza.
Ciò non ostante, il Vicenza riesce a esprimere un buon gioco, che, finchè è sorretto da corsa e agonismo, è uno dei migliori nel girone. Non solo: riesce comunque a fare punti e, soprattutto, a non perdere, tant’è che è imbattuto da 11 giornate.
Tutte queste considerazioni hanno un senso se rapportate all’obbiettivo dei biancorossi in questa prima parte del campionato, che è dichiaratamente quello di centrare il terzo posto per garantirsi il miglior piazzamento nei play off.
Mancano cinque partite alla fine del campionato e non sono tutte facili per il Vicenza. Bisognerà vedere se, nel prossimo mese, i biancorossi dovranno solo difendere l’attuale posizione oppure battersi per vincere la concorrenza. Nel primo caso basta il Lane attuale con i limiti che ha evidenziato, nel secondo è assolutamente necessario un upgrade per dare quel qualcosa di più che sarà necessario.
GIANNI POGGI



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