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2023 UN BILANCIO IN ROSSO

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“Faceva il bilancio consuntivo della sua vita, voleva raggranellare fuori dall’immenso mucchio di cenere delle passività le pagliuzze d’oro dei momenti felici. Eccoli. Due settimane prima del suo matrimonio, sei settimane dopo; mezz’ora in occasione della nascita di Paolo, alcune conversazioni con Giovanni prima che questi scomparisse…”
A fare il bilancio è il principe di Salina, il Gattopardo poco prima di morire. E scopre che, dei suoi 73 anni, solo tre meritano di essere ricordati, come positivi. Tutto il resto è cenere.
Se proviamo a fare lo stesso bilancio con l’anno appena passato cosa veramente si trova di positivo? Che cosa ci ha dato gioia e voglia di impegnarci?
Penso ben poco!
Abbiamo continuato a fare i conti con la guerra, anzi ne è scoppiata un’altra, devastante, molto vicina a noi. Ed è aumentato il senso di smarrimento, perché non si può pensare alla nostra serenità, magari gioia, sapendo che, a due passi da noi, ogni giorno decine di persone indifese muoiono.
Abbiamo continuato a fare i conti con i danni legati al cambiamento climatico. Per mesi siamo stati senza piogge e quando sono arrivate siamo stati travolti, perché impreparati. Case allagate, spazzate via dalla furia dell’acqua o da improvvise frane, coltivazioni distrutte e conseguenti attività economiche in ginocchio. E dove non sono state le piogge a distruggere, sono arrivate le trombe d’aria a portare via, a devastare. L’anno più caldo di sempre nel mondo non è un’invenzione dei catastrofisti, dei giovani che protestano perché cambino le politiche ambientali ed energetiche. E’ un dato di fatto!
Abbiamo sperato che la politica finalmente portasse qualcosa di nuovo!
Ci è stato promesso che la povertà sarebbe stata sconfitta, che il lavoro povero sarebbe scomparso… Niente neanche su questo fronte, perché si cambia solo se si ha a cuore il bene di un Paese che deve essere posto sempre al di sopra di ogni interesse particolare.
Anzi! Sempre di più assistiamo ad una spettacolarizzazione della gestione della cosa pubblica, ma il governo del Paese non è uno show di politici e giornalisti a caccia di visibilità!
Abbiamo sperato in un mondo più gentile e invece ancora una volta l’arroganza e la prepotenza hanno avuto la meglio anche sui social, di cui, nel frattempo, siamo diventati ancora più dipendenti.
Qualcosa che ci abbia dato gioia? Pochi momenti.
Le frecce tricolori che attraversano i cieli di Roma, la compostezza e la saggezza del nostro Presidente Mattarella, i tanti volontari che si mettono al servizio dei più deboli e lo fanno senza clamori, in silenzio. Un bel film italiano che ci insegna il valore della Costituzione e ci parla della vera, sofferta emancipazione delle donne. Che ci invita a sperare in qualcosa di nuovo!
E poi i nostri campioni dello sport… Almeno loro ci hanno fatto piangere di gioia!

P.S. Il Punto della Domenica ritorna il 14 gennaio

Rosanna Frizzo

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