I risultati degli anticipi della 7.a giornata di campionato hanno dato un assetto ai primi posti della classifica che era difficile prevedere alla vigilia. Il pareggio della capolista Padova a Busto Arsizio con la Pro Patria, la sconfitta interna della vice regina Renate con l’AlbinoLeffe e, soprattutto, la vittoria al Menti dell’LR Vicenza sulla FeralpiSalò hanno riconfigurato, infatti, le posizioni di testa della graduatoria.
Il Padova mantiene il primato ma, alle sue spalle (a -2), non c’è più il Renate bensì il Vicenza, che ha scavalcato i lombardi sui quali, ora, è a + 2. Il bello è che il calendario mette in programma, proprio all’8.a giornata, un Padova-Vicenza che, oltre alla valenza di derby, ha anche quella di partita con in palio il primo posto.
Un appuntamento, quindi, di assoluto interesse sia per le squadre coinvolte, che nell’occasione potrebbero dare una prima svolta al proprio campionato, che per i tifosi pur in diverso modo presenti sugli spalti. Mentre, infatti, ci si aspetta la consueta invasione dei vicentini (nei limiti della disponibilità di biglietti riservati agli ospiti), i corrispondenti padovani della Curva Sud biancorossa diserteranno anche in questa occasione l’Euganeo, sempre in contestazione con la società. Per ciò, in questo derby, non ci sarà nè tutto esaurito nè, tanto meno, un cospicuo incasso e sicuramente i tifosi biancorossi sovrasteranno quelli locali.
La partita con la FeralpiSalò è stata la più equilibrata finora giocata dal Vicenza. Esaurito, infatti, il consueto arrembaggio iniziale dei biancorossi che, però, non sono riusciti a monetizzare il predominio sui gardesani fallendo tre palle-gol, il match ha preso, poi, un andazzo completamente diverso e la squadra di Aimo Diana ha progressivamente preso le redini del gioco e guadagnato campo, costringendo gli uomini di Vecchi più a difendersi che a elaborare gioco offensivo.
In questa fase il maggior numero di occasioni per passare in vantaggio è stato della Feralpi, a sua volta sciupona, e i biancorossi hanno perso mordente e lucidità soprattutto a centrocampo, dove i due centrali Di Molfetta e Zennaro hanno vinto il confronto con i pari ruolo berici Rossi e Zonta e i due esterni Balestrero e Pietrelli hanno impegnato più del previsto quelli vicentini De Col e Costa. Soprattutto quest’ultimo è stato costretto dall’interessante 21enne Pietrelli (preso l’anno scorso dal Settore Giovanile del Bologna) a rinunciare per tutto il primo tempo a sfoderare le sue abituali incursioni, privando il Vicenza di uno dei due ormai fisiologici puntelli in fase offensiva.
L’altro puntello è quello offerto da Della Morte (nella foto dal sito della società) che, di nuovo, Vecchi ha sistemato nella classica posizione centrale del trequartista, in cui, però, il n. 99 biancorosso non si trova a suo agio quanto, invece, avviando la sua azione dalla fascia. Questa scelta dell’allenatore è stata un errore e ha oscurato Della Morte per tutto il primo tempo, tant’è che Vecchi ha dovuto correggerla spostandolo a sinistra con un doppio risultato positivo perchè il giocatore ha cominciato finalmente a partecipare al gioco e Costa si è trovato più libero sull’out e ha potuto fare il suo solito lavoro.
Così il match si è riequilibrato nella ripresa e il Vicenza è passato in vantaggio proprio con Della Morte in tap in e la Feralpi si è dannata per tutto il tempo rimanente ma senza nemmeno sfiorare il pareggio.
Vecchi ha anche riproposto, forse costretto dal turn over per le tre partite in una settimana, la coppia di centrali composta da Fausto Rossi e Loris Zonta, già sperimentata in precedenti partite senza convincere molto. Nemmeno contro la Feralpi i due hanno dato spettacolo ma, almeno, Zonta ha dato un contributo importante in corsa e contrasto permettendosi anche una rovesciata in area da puro attaccante.
La FeralpiSalò è stata la squadra migliore che il Vicenza abbia finora incontrato. Diana ha costruito un buon gruppo e ha dato un gioco strutturato e ordinato a cui manca solo un finalizzatore per essere produttivo, come certificano le statistiche che denunciano appena 4 gol in 7 partite per i Leoni del Garda.
Se continuerà a giocare come al Menti, trovando ben inteso la via del gol, la Feralpi potrebbe rientrare fra le prime.
GIANNI POGGI