Uno che pedala con una tale leggerezza da sembrare volare, ma in realtà macina chilometri su chilometri, raggiunge le vette più ardite in solitudine, sorride saluta e si prepara per l’impresa del giorno successivo. Sei vittorie al Giro, dieci minuti di distacco al secondo. Una grande impresa!
Un pirata? Uno che strappa le possibilità agli altri? Un alieno? Perché così lontano dagli altri ciclisti, pur sempre campioni?
Sicuramente è un ragazzo con una forza innata, un fisico perfetto, reso forte dall’allenamento e dalla volontà di perfezionarlo. Diventato eroe, come i guerrieri leggendari che i bimbi conoscono, ma con una differenza: lui non combatte, non uccide i mostri, lui aggredisce la strada e le salite.
Rosanna Frizzo