
LR VICENZA. NELLA TRASFERTA A NOVARA LA STESSA SQUADRA DELLA COPPA ITALIA?
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Il Girone B è dominato dalla Torres, unica squadra della categoria ancora a pieno punteggio, che ha innescato un tentativo di fuga lasciando di tre punti il Cesena. Ma i bianconeri stanno rimontando a suon di vittorie e di gol (22, record assoluto per la C). Le due retrocesse, Perugia e Spal, hanno, invece, già distacchi abissali: -8 gli umbri e addirittura -14 gli emiliani.
Nel raggruppamento meridionale la Juve Stabia è ancora in testa, unica squadra del Girone ancora imbattuta e con una solidissima difesa che ha incassato solo due gol. Ma nella parte alta della classifica le distanze sono ridottissime, appena cinque punti fra la prima e la decima, e il Benevento, che è secondo a -1, sta prendendo le misure della categoria per tentare l’immediato ritorno in B.
Infine il Girone A, in cui troneggia inaspettatamente un Padova molto bilanciato visto che ha sia la miglior difesa che il miglior attacco ed è l’unica squadra senza sconfitte. Ancor più imprevisto è il secondo posto del Mantova, mentre la Triestina non ha ancora acquisito quella continuità di risultati che in C è un requisito essenziale per puntare in alto.
Dell’altra conclamata protagonista del Girone, l’LR Vicenza, si può dire che non è, per ora, riuscita ad affermare le potenzialità di cui è accreditata e nemmeno un’identità precisa nel gioco e nel carattere. Il livello della squadra è visibilmente buono ma c’è qualcosa che lo mortifica ed è la resa del centrocampo, lento per lo standard della categoria e prevedibile nella costruzione. Ne risente soprattutto l’attacco, che in campo raramente ha fatto bella figura sia perchè i rifornimenti sono spesso intempestivi e ripetitivi sia per la non ancora perfezionata integrazione fra le punte pure e le mezze punte, che l’allenatore Diana ha alternato in quasi tutte le gare.
Bene, invece, la difesa che risulta il reparto meno battuto del campionato alla pari con quella biancoscudata. Si è fatto notare che un limite dei centrali difensivi biancorossi è la velocità ed, infatti, è vero che si trovano male contro avversari rapidi. Ma è fondata l’impressione di un reparto solido ed efficace sia nel gioco aereo che in quello palla a terra.
La prima sconfitta stagionale a Vercelli va interpretata come un segnale d’allarme o come un episodio? Forse in tutte e due i modi, perchè, nell’occasione, si sono esasperati i difetti individuali e di gruppo già intravisti in altre partite e, quindi, non vanno marginalizzate le evidenze di questo stop. D’altro canto, però, l’andamento del match in Piemonte è stato davvero anomalo (gol subìto al 2′ e 95 minuti di assedio senza costrutto) e va valutato come una componente occasionale.
Il prossimo cliente del Vicenza è il Renate, ottavo in classifica a soli due punti dai biancorossi, reduce da un pareggio di tutto rispetto in casa della Triestina (nella foto). La squadra lombarda è stata una protagonista dell’Andata l’anno scorso, in cui è stata quattro volte al primo posto. Ha conquistato per la prima volta la vetta proprio un anno fa, battendo il 16 ottobre 2022 nell’8a giornata, il Vicenza per 2-1 (il ritorno se l’aggiudicò con lo stesso punteggio il Lane). I nerazzurri hanno concluso la stagione regolare alle spalle dei biancorossi e sono poi stati eliminati nel secondo turno dei play off.
Al Menti il Renate si presenta da ottavo in classifica e con solo due lunghezze di scarto dai padroni di casa. Positivi i precedenti in trasferta: due vittorie (Fiorenzuola e Lumezzane), un pareggio (Pergolettese) e una sola sconfitta (Legnago). 4 i gol segnati fuori casa (sui 7 totali) e 3 quelli incassati (su 5).
Il valore della rosa della squadra lombarda è di 4 milioni, meno della metà di quella dell’LR Vicenza e le quotazioni individuali sono tutte sotto i 300 mila euro, che è il valore del trentaduenne terzino destro Marco Anghileri. L’età media della rosa (che è stata parecchio rinnovata nel calciomercato estivo) è 24,9 anni. In panchina c’è un allenatore di lungo corso qual è Massimo Pavanel, che conosce molto bene la categoria e sa come far giocare la sua squadra contro avversari di rango.
GIANNI POGGI
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