LR VICENZA. LA VIRTUS VERONA TORNA A PERDERE AL MENTI DOPO SEI ANNI
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L’LR Vicenza, dopo la sconfitta a Padova e il pareggio con il Lumezzane, deve tornare a vincere per non perdere di vista la capolista e la trasferta di prossimità contro l’Arzignano Valchiampo, maglia nera del girone, è un’occasione d’oro visto anche il concomitante impegno dei biancoscudati con la FeralpiSalò in crescita.
I numeri della squadra della vallata sono, in effetti, sconfortanti: 4 punti in classifica frutto di una vittoria (un mese fa, in casa, con la Clodiense 1-0) e di un pareggio (2a giornata, 0-0 con l’AlbinoLeffe sempre al Dal Molin); 7 invece le sconfitte, le ultime 4 consecutive, battuta in questo trend negativo dal Caldiero, arrivato a 5 stop di fila. L’Arzi, in aggiunta, è la squadra che ha incassato più gol (18, media di 2 a partita) ed la seconda peggiore quanto a reti segnate (8, peggio ha fatto solo la Pro Patria). I giallocelesti, infine, sono in coda alla classifica sia nel rendimento interno che in quello esterno.
La amara sconfitta nell’ultima giornata sul campo della Virtus Verona (il 2-1 della squadra di Fresco è stato segnato al 3° minuto del recupero finale) ha reso ineluttabile l’esonero dell’allenatore Alessandro Bruno, esordiente fra i professionisti e solo alla seconda esperienza in panchina dopo aver chiuso la carriera di calciatore nel 2023. La sua scelta era stata indubbiamente una scommessa e la sua relativa esperienza in panchina, abbinata a una rosa non propriamente di altro profilo, può essere una spiegazione dello scadente rendimento in questo primo quarto di campionato.
Al posto di Bruno è stato richiamato, il 14 ottobre, Giuseppe Bianchini che era stato esonerato – un po’ a sorpresa – a metà marzo ma che prima aveva collezionato quattro stagioni all’Arzignano, dov’era arrivato a novembre 2020 e che aveva portato in C nel campionato 2021-22. Un usato sicuro, insomma, è stata la scelta del presidente Lino Chilese e del ds Mattia Serafini per fronteggiare la crisi ormai conclamata della squadra.
Il calcio mercato dell’Arzignano è stato improntato da parecchie cessioni, fra cui quelle del centravanti Parigi al Rimini, del difensore centrale Piana alla Cavese e del terzino Gemignani alla Lucchese, e da arrivi di alcuni giocatori per coprire ruoli importanti (i centrali Benedetti dal Pontedera e Cerretelli dalla Cremonese, il difensore Boccia dal Novara, gli attaccanti Mattioli dall’Ancona e Nepi dalla Pro Vercelli), di altri pescati in Serie D e della solita pattuglia di giovani.
Il precedente allenatore Bruno aveva privilegiato il modulo 3-4-2-1 (ultimamente 3-5-2) e utilizzato come portiere il 20enne Elia Boseggia, i difensori centrali Andrea Boffelli e Salvatore Boccia, il terzino destro Fabio Cariolato e quello sinistro Diego Rossi, questi ultimi anche come quinti. A centrocampo si erano avvicendati il mediano Lorenzo Bordo e i centrali Gianluca Barba, Giacomo Benedetti, Francesco Cerretelli e Erald Lakti. Le punte, infine, erano i centravanti Andrea Mattioli e Alessio Nepi (24 1gf Pro Vercelli) e l’ala sinistra Davide Stefanoni.
Con l’avvento di Bianchini qualcosa dovrebbe cambiare, forse anche nel modulo visto che il tecnico di Villaverla predilige quello 3-4-1-2 con il rombo a centrocampo, e non si può escludere, magari più avanti, che qualche giocatore finora meno utilizzato trovi spazio.
L’obbiettivo immediato e alla portata per l’Arzignano nel derby provinciale è evitare una sconfitta che la attuale classifica delle contendenti darebbe con percentuale molto alta. Spesso succede che il cambio di allenatore provochi una reazione positiva nella squadra e una prestazione al di sopra dei limiti tecnici e agonistici abituali e questo fattore, per quanto relativo, potrebbe sparigliare il pronostico.
Il Vicenza ha la opportunità da sfruttare fino in fondo per centrare i tre punti ma deve riemergere senza altre pause dal grigiore dell’ultima partita e rispolverare la qualità dei suoi giocatori più dotati, che possono fare la differenza in campo. Vecchi, da parte sua, dovrà puntare su una formazione quanto più logica e funzionale possibile, evitando alcuni esperimenti che ha tentato ultimamente senza ricavarne molto. L’attacco biancorosso è atteso a una prova finalmente all’altezza di una squadra che punta alla vittoria del campionato.
GIANNI POGGI
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