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LR VICENZA. IL DERBY È LA MADRE DI TUTTE LE PARTITE SOLO PER IL PADOVA

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Padova-LR Vicenza non è la madre di tutte le partite (come ha affermato il bomber biancoscudato Liguori) o, almeno, non lo è allo stesso modo per tutte e due le squadre. La centralità di questo derby per il successivo sviluppo del campionato è, infatti, più appropriata per il Padova, che deve per forza portare a casa tre punti per poter continuare la rincorsa al primo posto sperando nelle contingenti incertezze del capolista Mantova.
Per i biancorossi, invece, l’obbiettivo di centrare la vittoria è meno impellente guardando in alto visto che il distacco dal 3° posto (-15 punti) è talmente profondo che un successo nel derby cambierebbe poco. La prospettiva cambia del tutto, invece, nell’ottica della difesa o del consolidamento della posizione, perchè Atalanta Under 23 e Triestina sono solo a -2 (ma il Lane ha una gara in meno) e piazzarsi entro le prime quattro è essenziale in funzione della partecipazione alla fase nazionale dei play off.
Padova e Vicenza hanno, insomma, entrambe motivazioni importanti per dar vita a un confronto senza riserve e le aspettative di un match acceso e combattuto sono ben fondate.
Per di più tutte e due le contendenti stanno attraversando un momento di forma apicale: i biancorossi sono al top grazie a 5 vittorie consecutive più un pareggio, ma i biancoscudati non sono da meno in forza di una striscia positiva ancora più lunga di 6 successi e 3 pari. L’ultimo stop per la squadra di Torrente risale all’8 gennaio (il famoso 5-0 all’Euganeo con il Mantova) e, nel frattempo, ha anche conquistato la finale della Coppa Italia di categoria.
Il Padova resta ancora la squadra con meno sconfitte di tutta la Serie C (una sola) e, con 18 vittorie, è seconda solo al Mantova, che ne conta 3 in più. Ovviamente è alto il numero dei pareggi (10) e, sotto questo profilo, hanno fatto di più solo Legnano (12) e Novara (13). Fra i top dei biancoscudati c’è sia il numero di gol fatti (45, terzo miglior attacco dopo Mantova e Triestina) che di quelli subiti (18, difesa meno battuta del girone).
Il rendimento patavino è ottimo sia in casa che in trasferta (31 punti in 14 gare contro 33 in 15) ed è interessante osservare che i gol al passivo sono più numerosi all’Euganeo (11 contro 7, ma il dato casalingo è sbilanciato dalla manita del Mantova).
I numeri delle statistiche mettono a fuoco un avversario impegnativo per la squadra di Vecchi, e non solo sotto il profilo del gioco e del modulo (recentemente convertito dal 3-5-2 al 4-3-3) ma anche sotto quello delle individualità.
È vicino ai 7 milioni il valore della rosa, rinforzata in gennaio fra l’altro con un regista come il 31enne Crisetig (una carriera in Serie A e B), con il centravanti Luca Zamparo (dalla Virtus Entella) e con il difensore Carlo Faedo, lanciato dalla Virtus Verona e considerato uno dei giovani più interessanti della categoria. Il miglior marcatore è la punta esterna Michael Liguori, che ha firmato 11 centri, 4 nelle ultime 4 gare, seguito da Mattia Bortolussi e Kevin Varas con 7 ciascuno.
Apparentemente l’unico vantaggio del Vicenza è quello di aver riposato nell’ultimo turno a causa del rinvio della partita con il Fiorenzuola, una pausa che ha consentito ai giocatori di Vecchi di recuperare le forze e gli infortunati e che potrebbe essere considerata controproducente solo in base al ragionamento un po’ forzato che si è interrotta la continuità del momento magico.
GIANNI POGGI
Nella foto Thomas Sandon autore del gol dell’LR Vicenza all’andata)

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