Un giovane supplente si è fatto prestare i soldi dalla nonna per pagare le bollette, altri non sanno come sbarcare il lunario. Chi viene da fuori regione per una supplenza si trova senza la possibilità di pagare l’affitto. Per mangiare devono farsi aiutare. Una situazione difficilissima ed insostenibile quella che stanno affrontando molti (alcune centinaia) di giovani laureati che cercano di entrare nel mondo della scuola pubblica attraverso la difficile percorso delle supplenze.
E’ successo spesso che lo Stato abbia un ritardo nei pagamenti dei supplenti. Mai però così lungo.
Vivere senza soldi è difficile per chiunque. Per chi si deve spostare per andare al lavoro, deve sostenere un affitto, deve vivere autonomamente è impossibile.
Un grido di allarme segnalato che ha trovato immediatamente l’attenzione della senatrice di IV Daniela Sbrollini che ha anticipato una interrogazione al Ministro.
“La notizia che giovani insegnanti, supplenti e dunque precari, non siano pagati per mesi è insopportabile. Che sia un disguido o che manchino i fondi visto che siamo alla fine dell’anno è da capire. E proprio questo sarà oggetto di una interrogazione che presenterò immediatamente.” ha scritto in una nota la senatrice.
Secondo alcune ipotesi si tratterebbe di un disguido burocratico, causato da un meccanismo amministrativo complesso. Tuttavia chi ha ottenuto dall’Ufficio scolastico provinciale delle supplenze di poche settimane, o addirittura di pochi giorni e in questi mesi non è stato pagato, è un problema serio.
Il problema non è solo vicentino. Succede un po ‘ da tutte le parti d’Italia. e non sarebbe nemmeno la prima volta. Solo che quest’anno il ritardo si prolunga ben oltre i tempi (lunghi) degli anni passati.
Così nasce il sospetto che il Ministero sia rimasto a fine anno senza fondi.
I sindacati sono sul piede di guerra.
“Comunque la questione è grave.” sostiene Daniela Sbrollini. “Se è un disguido tecnico, ha dell’incredibile che non sia risolto dopo mesi. Se invece fosse vero che a fine anno mancavano i soldi, allora siamo davvero allo sbando. Sulla base dello storico, il Ministero deve tenere la somma a disposizione. Sarebbe davvero gravissimo che mancassero i fondi. Vorrebbe dire che il Ministero ha fatto male i conti e soprattutto che scientemente ha fatto lavorare delle persone sapendo di non poterle pagare.”
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