
LR VICENZA. DIANA FA LA FESTA AI BIANCOROSSI E IL PADOVA SI RIPORTA A +6
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Il Vicenza vince la gara di andata del primo turno nazionale dei play off promozione di Serie C battendo per 1 a 0 il Taranto. Scontato dire che questo risultato è un’importante caparra sul passaggio al secondo turno, perchè permette una gestione non stressante della partita di ritorno grazie anche ai vantaggi derivanti dal ruolo di testa di serie.
L’allenatore biancorosso Stefano Vecchi non ha inventato niente di nuovo in occasione di questa trasferta, ha infatti applicato il rodato approccio al match che ha dato più volte buoni risultati: avvio arrembante, gol del vantaggio, controllo della parte rimanente della partita.
Così è stato anche a Taranto, dove il gol di Ferrari (assistito da Ronaldo) ha improntato il successivo sviluppo del confronto, in cui la squadra di casa ha dovuto impegnarsi allo stremo nella ricerca del pareggio, che ha mancato in due nette occasioni.
Ci si aspettava, alla luce dei dati forniti dalle statistiche stagionali, un Taranto molto più arcigno in difesa e agonistico a centrocampo, ma la performance iniziale dei biancorossi ha scompaginato il piano predisposto dal tecnico rossoblu Eziolino Capuano, tradito anche dai suoi giocatori in più occasioni, a cominciare da quella della rete di Ferrari, lasciato indisturbato a centro area al momento della sua conclusione. Ottimo il passaggio di Ronaldo ma ingiustificabile la latitanza dei difensori nei pressi del miglior marcatore vicentino. Un errore impensabile per la seconda miglior difesa del girone C.
La invenzione tattica più apprezzabile e riuscita di Vecchi è stata quella di inserire nello starting 11 Greco e di utilizzarlo come incursore offensivo in alternativa ai due attaccanti designati. I giocatori del Taranto, molto alti nell’intento di far pressione sugli avversari, almeno un paio di volte hanno consentito micidiali ripartenze al numero 15 vicentino, bravo ad approfittare della mancata custodia da parte dei centrocampisti avversari ma non altrettanto al momento di finalizzare le sue incursioni.
Il Taranto ha evidenziato anche altri due vistosi deficit, spiegabili anche con la prestazione dei biancorossi. Il primo è stato la macchinosa costruzione del gioco, intessuto di numerosi e insistiti passaggi a centro e trequarti campo (spesso conditi da marchiani errori), che davano ai vicentini la possibilità di organizzarsi al contrasto. La fase offensiva del Taranto sfociava quasi sempre in appoggi ai giocatori in fascia, delegati a cross alti che era fin troppo facile per i difensori biancorossi intercettare anche per la mancanza di attaccanti di statura e struttura in rossoblu. Proprio questo è stato il secondo limite con cui ha dovuto fare i conti Capuano, che però, da parte sua, non è riuscito a indurre i suoi a scegliere altre soluzioni offensive, se non in occasione dei due inserimenti di Zonta (che ha tirato addosso a Confente) e di De Marchi (paratona del portiere biancorosso, che si era fatto trovare pronto anche su un paio di tiri da fuori area).
Se la partita del Taranto è stata, complessivamente, sotto la sufficienza, quella del Vicenza è stata da 6,5. L’atteggiamento tattico e agonistico dei biancorossi è risultato ottimo nel primo tempo ma meno efficace nella ripresa, come già successo più volte in campionato, e c’è mancato poco che si sciupasse tutto nel finale, anche questo noto punto debole. I quattro gol non impossibili, sbagliati invece da Greco, Della Morte (non la sua miglior partita, stavolta) e Ferrari, non sono consoni a una squadra che vuol andare in fondo ai play off e confermano la difficoltà a far gol soprattutto delle punte. La rosa corta, poi, ha ripresentato le difficoltà che ha Vecchi nei cambi e nelle rotazioni, con l’evidenza che raramente i subentrati alzano il rendimento della squadra. Anche a Taranto, infatti, il finale è stato un po’ sofferto dai biancorossi, calati atleticamente e con almeno un paio di giocatori vittime di crampi.
Se nella partita di sabato 18 maggio al Menti i rischi per il Vicenza non dovrebbero essere poi tanti, in prospettiva, invece, Vecchi dovrà ottenere di più dai suoi perchè, nel secondo turno nazionale, il Vicenza non sarà più testa di serie e l’avversario avrà sicuramente un profilo tecnico più alto.
GIANNI POGGI
Nella foto (dal sito della società) i giocatori del Vicenza salutano i 98 tifosi presenti a Taranto
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