Il bilancio annuale 2023 della Polizia Provinciale è stato presentato in una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, con la partecipazione del presidente Andrea Nardin, del consigliere delegato Mattia Veronese, del comandante e del vicecomandante del Corpo Gianluigi Mazzucco e Francesco Nassi (nella foto di Gianni Poggi).
Il 2023 è stato un anno di intensa attività per la Polizia Provinciale, a causa soprattutto dell’aumento della fauna selvatica e degli interventi antibracconaggio. Le aree di azione di competenza del Corpo sono molteplici e vanno svolte in un territorio di grandi dimensioni e con habitat naturali di pregio, ma con un organico di sole 17 unità. Gli agenti, che svolgono anche funzioni di polizia giudiziaria, sono supportati da 200 volontari messi a disposizione da associazioni venatorie e ambientaliste.
“Gli agenti – ha spiegato il presidente Nardin- sono chiamati ad una attività complessa, che tutela l’equilibrio ambientale di un territorio vasto e vario, che va dalle Prealpi alla pianura passando per la collina, quindi con tante e diverse specie animali. Mantenere l’equilibrio significa anche garantire il diritto dei cacciatori, che anzi sono i primi collaboratori della Polizia contro gli episodi di bracconaggio”.
Proprio l’antibracconaggio è uno dei servizi che maggiormente ha impegnato la Polizia Provinciale nel 2023, con 45 persone segnalate per violazioni penali (40% in più rispetto allo scorso anno). Altre attività importanti sono state il recupero della fauna selvatica, con 1.737 interventi, e il contenimento delle specie dannose, con quasi 15.000 prelievi in particolare di colombi, corvidi, cinghiali e nutrie.
“I nostri agenti lavorano anche nei fine settimana e in orario notturno – ha precisato il consigliere Veronese – e questo ci permette non solo di dare risposte agli amministratori comunali, ma anche di monitorare la fauna selvatica osservandone la presenza e gli spostamenti sul territorio. Ci permette anche di verificare eventuali abusi di violazioni alle regole sulla caccia che, va sottolineato, non sono commessi da cacciatori ma da veri e propri bracconieri”.
La Polizia Provinciale si occupa anche della gestione di caccia e pesca, attività impegnativa perchè sono circa 12.000 i cacciatori e altrettanti i pescatori vicentini.
1319 cinghiali, 372 nutrie, 1393 corvidi (553 cornacchie e 840 gazze) e 11.541 colombi: sono i numeri nel 2023 dell’azione del Corpo per il contenimento della fauna selvatica dannosa, svolto con l’aiuto e la collaborazione di cacciatori formati, autorizzati e coordinati dagli stessi agenti provinciali.
Sempre in materia di caccia, i verbali di accertamento di violazioni amministrative redatti dalla Polizia Provinciale sono stati 131.
Sono inoltre stati effettuati 58 sopralluoghi ad allevamenti di uccelli, 5 accertamenti amministrativi a tutela della fauna ittica, 9 verbali di violazioni della normativa sulla raccolta di funghi e tartufi, sulla flora e fauna inferiore, sulla viabilità silvo-pastorale.
Fra le competenze della Polizia Provinciale c’è anche la gestione delle popolazioni faunistiche: monitoraggio e censimento delle specie selvatiche oggetto di piano di prelievo (capriolo, camoscio, cervo, muflone e gallo forcello), vigilanza sul rispetto dei piani di abbattimento degli ungulati, controlli negli allevamenti di fauna selvatica, rilevamento dei danni da questa provocati alle colture agricole e agli allevamenti, rilevamento di sinistri stradali causati da attraversamenti di animali. Sono anche stati effettuati 1737 interventi di recupero di fauna selvatica.
GIANNI POGGI
Nelle videointerviste di Gianni Poggi le dichiarazioni del consigliere delegato Mattia Veronese e del comandante Gianluigi Mazzucco
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