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Salomoni, presidente del CCCB: adesso la società deve costruire

Salomoni

Maurizio Salomoni Rigon, commercialista e banchiere (è presidente di Banca BVR) guida da dodici anni il Centro di Coordinamento Club Biancorossi, la più antica e strutturata organizzazione dei tifosi del Vicenza.

Presidente, ha smaltito la delusione per la eliminazione dai play off?

“Con il Cesena la squadra ha fatto due buone partite e senza prendere gol, cosa abbastanza inusuale. Ci sono state alcune occasioni che, purtroppo, non sono entrate. Però, tutto sommato, la squadra ha giocato bene, abbiamo visto una squadra diversa. Abbiamo pagato un campionato negativo. Peccato, perché quest’anno era un’occasione importante. Non so se ce l’avremo nel prossimo campionato.”

E adesso?

“Bisogna non dico ricostruire, ma costruire. Le basi ci sono: dei giovani, dei giocatori che possono fare da ossatura di partenza. Chiaramente bisogna lavorare sulle figure tecniche, direttore sportivo e direttore tecnico, e rafforzare certi reparti. Sono convinto che Rosso finanzierà ancora la società per arrivare alle categorie prefissate.”

E i tifosi?

“I tifosi stanno lì come sempre, a vedere. L’amore e la passione come al solito trionferanno, non perché siamo stupidi, ma perché ci crediamo e amiamo il Vicenza. Vogliamo essere riportati agli antichi lustri.”

Avete parlato della situazione in Consiglio?

“No, dopo la metà di giugno faremo un’assemblea di tutti i presidenti. Ci auguriamo di avere anche qualcuno della proprietà. Discuteremo il piano abbonamenti e parleremo del futuro del Centro. Nei presidenti c’è la solita voglia di ripartire quanto prima e con la speranza di costruire finalmente una squadra competitiva.”

Non è che il pubblico vicentino, i tifosi, non abbiano grandi pretese, che non si rendano conto di essere dei clienti della società che hanno il diritto di avere un buon prodotto?

“No, non è che i tifosi non pretendano, perché più volte e anche a voce alta, con comunicati, dichiarazioni e manifestazioni, come lo sciopero del tifo, hanno fatto valere le loro pretese e aspettative. Quello vicentino è un grande pubblico, che esprime grande correttezza e amore e, quando si è innamorati, tante volte si perdona qualcosa con la speranza che inizi qualcosa di nuovo.”

Magari, perdonando sempre, si tolgono responsabilità alla società, che pensa: tanto, comunque vada, gli abbonamenti li porto a casa comunque?

“Può essere, ma non penso che ha proprietà abbia avuto la premeditazione di fare errori. Però, sicuramente ci ha messo qualcosa di suo nelle scelte di tecnici, dirigenti e allenatori. La proprietà deve avvalersi di figure capaci e professionali, deve avere il coraggio delle scelte. La tifoseria può solo fare incontri, chiarimenti, discussioni e prese di posizioni in modo corretto e civile.”

Il pubblico del Menti sta invecchiando? C’è ricambio giovanile?

“Sì, c’è anche se dipende dai settori. Nei distinti ci sono tanti giovani, c’è stato un ricambio che ha dell’incredibile perchè ci sono tifosi di 25-30 anni che non hanno mai visto il grande calcio. In Curva il ricambio generazionale è più lento, ma c’è.”

È in previsione un rinnovamento dirigenziale e di programmi nel Centro?

“Sicuramente bisogna continuare il ringiovanimento anche nei vertici, portare nuove idee, perchè è cambiato il modo di fare calcio e tifo. Serve cambiare tipologia dei club, ringiovanire i direttivi, portare gli studenti allo stadio. C’è tanto da fare.”

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