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CENTENARIO DEL MONTECCHIO CALCIO. ARRIVA LA SERIE D.

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’97/’98 LA PROMOZIONE NEL CAMPIONATO NAZIONALE DILETTANTI
La promessa di Romano Aleardi è mantenuta ed esattamente un anno dopo la mancata promozione a favore dello Schio, l’UC Montecchio Maggiore approda in serie D. Risultato storico, frutto di programmazione ed impegno, di attaccamento ai colori biancorossi, a calciatori che, come afferma Romano, hanno saputo stringere i denti nei momenti bui, un gruppo magnifico, uno spogliatoio che ha fatto la differenza.

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Un particolare simpatico per ricordare l’evento. Il Presidente, al settimo cielo per la gioia, non vuole però subire la pratica dei gavettoni di festeggiamento e scappa frettolosamente in bicicletta.
Promette quindici giorni di festeggiamenti e intanto tutti a cena a Santissima Trinità, D’obbligo un look speciale. Il vice Lovato, con alcuni giocatori, si presenta con i capelli colorati d’oro.
§Dopo i bagordi si ritorna a lavorare. La serie D non è uno scherzo, ma Aleardi ritiene che l’ossatura della squadra ci sia già, basteranno un paio di rinforzi e poi c’è il vivaio dal quale arrivano splendide notizie. Gli Juniores, sotto la guida di Andrea Venturini, vincono il loro girone nel campionato nazionale.

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’98/2000 UN BIENNIO DI GLORIA
Inizia l’avventura nel campionato nazionale dilettanti e il Montecchio di Aleardi stupisce. Nessuno, ad inizio campionato, avrebbe puntato sulla squadra biancorossa e invece si piazza subito al quarto posto appaiata all’Arzignano a 55 punti, ma recrimina evidenti errori arbitrali. Il presidente osserva che non si equilibra il rapporto rigori a favore e contro. In più quei pochi assegnati, quattro su quatto, non sono andati in rete.

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I giovani sono i protagonisti e già Romano comincia a parlare dei suoi gioiellini, tutti provenienti dalla Juniores. Con loro “e due o tre rinforzi di qualità” riparte per una nuova annata strepitosa.
Nel maggio del 2000 il Montecchio è ad un passo dalla C2. Mai così in alto una squadra castellana!
L’estate precedente Romano era andato sul mercato, mettendo in campo una compagine che già ad inizio campionato i più davano tra le sicure aspiranti al salto di categoria.
Maggio 2000 è un mese che resta impresso nei ricordi di tutti e soprattutto di Romano, perché la sua squadra è arrivata ad un passo dalla conquista della Coppa Italia di categoria e sta lottando per la vittoria del campionato. Ma tutto è perso per un niente.

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La Castrense sconfigge clamorosamente i castellani nella finale di coppa. La domenica successiva i biancorossi devono giocarsi il campionato.

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Solo un punto separa il Montecchio dall’Alto Adige. E’ chiaro che tutti puntano sulla sconfitta della squadra altoatesina e in una vittoria dei castellani. Ma i giocatori in campo sembrano stanchi e demotivati. Pesa la mancata vittoria in terra laziale contro la Castrense e poi le voci che girano. Potrà la società sostenere un salto di categoria? Ci sono i soldi per affrontare la C2? I ragazzi, come sempre, onorano il campionato e battono la Pievigina, ma anche l’Alto Adige vince contro il Mezzocorona e le speranze del Montecchio svaniscono.

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Pochi i festeggiamenti per un’annata da sogno, anche perché a fine partita Viviani dichiara di voler andarsene. Dopo sette anni finisce un’era di successi che non si ripeteranno. La crisi del settimo anno colpisce e rammarica Aleardi che non accetta le accuse rivolte dal Mister sul fatto che la società avrebbe remato contro la promozione, influendo negativamente anche sull’umore della squadra. Con piglio deciso rimanda al mittente le accuse e guarda avanti.
Bisogna trovare un sostituto, bisogna riorganizzare le forze.
I suoi sforzi vanno nella direzione di Torri di Quartesolo, dove nel Prix, una succursale in Promozione del Montecchio, allena tale Mario Vittadello che ha fatto bene e potrebbe quindi guidare il nuovo Montecchio, tutto all’insegna dei giovani dopo che molti protagonisti dell’annata precedente sono richiesti da squadre che militano in categorie superiori.Tra questi Borriero, Zuccon e Noro, voluti dal Thiene di Dal Bianco.
E così sarà.

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Mario Vittadello guiderà quindi un Montecchio in parte rinnovato, ma che può contare su solide colonne, tra tutti Paganin, difensore di esperienza che ha militato nell’Inter, nella Samp e nell’Atalanta. Per non parlare poi del capitano De Toni, tutto cuore e sacrificio.
Alla fine del terzo campionato di serie D, Aleardi e la sua squadra si salvano all’ultimo con pareggio contro il Thiene di Dal Bianco, in corsa per la promozione.

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1 a 1 il risultato che sancisce promozione e salvezza. Tutto è bene quel che finisce bene, ma non per Vittadello che è costretto ad andarsene, nonostante la riconferma della società. Ex dirigenti di allora rivelano che la richiesta del cambio di panchina partiva dallo spogliatoio.

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Qualunque sia la verità il campionato 2001/02 inizia all’insegna di Coppi e si conclude con un ottimo risultato. La squadra di Aleardi ritorna a calcare le parti alte della classifica. Arriva terzo con ben 57 punti.

GLI ALLENATORI

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Paolo Viviani
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Claudio Coppi

Viviani è stato per anni l’allenatore “più desiderato” del Veneto: ha fatto grande il Montecchio Maggiore. Ha preso i biancorossi e li ha portati in serie D due volte, sfiorando il salto in C2 (due volte secondo). Come calciatore nel ruolo di centrocampista ha vinto sette campionati, sei quelli conquistati nel ruolo di coach. Con la De Martino del Mantova di un certo Dino Zoff ha vinto il tricolore; è stato uno degli alfieri veronesi del famoso “miracolo Sampietrese”, la microbica frazione polesana, che in pochi anni salì dalla Terza alla serie D nei primi anni Settanta.
Un altro campionato sempre nel Polesine, a Stienta, ed una finalissima di Coppa Italia, scippata dal Grosseto. In una intervista Paolo confidava: “So cosa mugugneranno i lettori sul mio conto: che io ho vinto perché sono stato sempre in sella a squadroni dai grossi nomi. Ma la gente non sa che io avrei potuto allenare ancora più in alto, non fosse stato per l’obbligatorietà di allenarsi al pomeriggio. Ed io tengo famiglia…”
Coppi, professore di educazione fisica, trentino di nascita, ha una lunga militanza in serie D. Oltre che a Montecchio ha allenato a Riva del Garda, Rovereto, Bassano, Arzignano e Thiene. Al suo attivo un campionato di C a Suzzara, due campionati di Eccellenza a Vigasio e due campionati vinti: l’Eccellenza a Mezzocorona con conferma per la serie D e l’Eccellenza per il Sud Tirolo.

Rosanna Frizzo

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