QUANDO SI PERDE LA SPERANZA E RIN TIN TIN NON ARRIVA
Dopo il dramma della seconda guerra mondiale, con l’affermarsi del mito degli Stati Uniti d’America che avevano salvato il mondo dalla catastrofe nazista e che
Dopo la rievocazione della tragedia che ha investito i due giovani amanti, Giulietta e Romeo, vittime del contrasto tra due famiglie, una vera Faida. Dopo la celebrazione del funerale di Giulietta sul sagrato del Duomo di San Vitale, il 30 aprile, con una piazza silenziosa, quasi attonita, perché nulla è più triste della morte di una giovinetta che aveva avuto la sfortuna di amare il ragazzo sbagliato, morto a sua volta.
È arrivato finalmente il momento del ritorno alla vita, con la festa del Primo Maggio ai Castelli della Bella Guardia e della Villa, i luoghi dove Da Porto aveva immaginato lo svolgersi del dramma, ripreso anche da Shakespeare.
La festa di primavera che l’amministrazione di Montecchio Maggiore, in collaborazione con il Gruppo Storico Giulietta e Romeo, offre ai suoi abitanti e a tanti visitatori che raggiungono la città castellana proprio per tuffarsi nella storia, ma anche nella bellezza della natura che circonda le due rocche.
Un servizio pullman ha accompagnato i più, ma molti sono saliti lungo i sentieri, i tanti percorsi segnati che, tra boschi di robinia e prati assolati, arrivano su in alto dove si svolge l’evento e dove si consacrano i nuovi Giulietta e Romeo.
Grande animazione, e tante sorprese per i turisti nostrani e non.
La rievocazione di un mercato del tempo che vende oggetti di artigianato antico, figuranti, fieri soldati protetti da pesanti corazze, dolci dame avvolte in abiti damascati, semplici ragazze del popolo che portano al braccio un bimbo. Il signore e la signora del castello, il tutto intervallato da sbandieratori con accompagnamento di tamburi.
Una fantasmagoria di colori e di suoni, la perfetta celebrazione della vita e della bellezza.
Così Montecchio Maggiore si fa conoscere e non è per la Pedemontana o la Tav da costruire, ma perché ci sono due castelli immersi nel verde, che ogni anno celebrano la bellezza e l’amore.
In serata, dopo un’ attenta selezione da parte della giuria presieduta dal sindaco Gianfranco Trapula, la proclamazione dei Giulietta e Romeo 2024.
Sono Mara Gonzati, di 19 anni, di Montebello Vicentino che frequenta la facoltà di Scienze della Formazione Primaria all’Università di Padova, e intanto lavora nell’impianto sportivo Forus di Montecchio. Ama la cucina, soprattutto ama sperimentare nuovi piatti. Ha deciso di candidarsi al ruolo di Giulietta perché la Faida era una degli eventi popolari preferiti dalla nonna che vi partecipava ogni anno con gioia.
“Credo di essere la Giulietta perfetta perché, proprio come viene descritta nell’opera di Shakespeare, sono una ragazza intraprendente e determinata, non mi tiro mai indietro davanti alle sfide, anzi sono pronta a lottare per ciò in cui credo e per le persone che amo”.
Alberto Rasia dal Polo, 22 anni di Montecchio Maggiore, sta seguendo il corso di Scienze Motorie all’università di Ferrara, con una grande passione per il calcio che pratica da quando aveva cinque anni. Sogna di diventare allenatore in modo tale da trasmettere questa sua passione anche agli altri.
“Sono rimasto molto affascinato dalla storia di Giulietta e Romeo, dalla storia che li travolse e per questo ho deciso di entrare nella parte e sentirmi per un giorno Romeo”.
Dopo la proclamazione i novelli Giulietta e Romeo hanno indossato i nuovi abiti rievocativi del periodo, realizzati dall’atelier specializzato di Stefano Nicolao di Venezia.
Per il nuovo presidente del gruppo storico, Raffaele Romio, i tre giorni della Faida, con le novità delle rievocazioni storiche sul sagrato del Duomo affidate al regista Maurizio Panicci, lo stesso che cura la partita a scacchi di Marostica, dovevano essere un banco di prova. Brillantemente superato, vista la partecipazione e l’interesse suscitato dall’evento. Graziati anche dal meteo che ha pensato bene di scatenarsi solo in serata.
Rosanna Frizzo
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