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TEATRO OLIMPICO. IL 15 E IL 16 OTTOBRE IN SCENA “ELETTRA DA HUGO VON HOFFMANNSTHAL” CON LA REGIA DI SERENA SINIGAGLIA

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Comunicato stampa del Teatro Olimpico

Martedì 15 e mercoledì 16 ottobre andrà in scena al Teatro Olimpico di Vicenza alle 21, “Elettra da Hugo von Hoffmannsthal”, regia di Serena Sinigaglia, una produzione Fondazione Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale. Nel nuovo lavoro la regista lombarda affronta un mito senza tempo assieme a tre straordinari interpreti quali Federica Rosellini, Arianna Scommegna e Aldo Ottobrino.
Nell’adattamento di Angela Demattè e Serena Sinigaglia lo spettacolo riprende il testo scritto a inizio ‘900 per Eleonora Duse, ma mai interpretato dalla divina. La regia parte da due presupposti: il primo è il mito, l’origine, ovvero quell’opera immensa che è lOrestea di Eschilo. Il secondo è il periodo storico in cui visse Hofmannsthal, il periodo a cavallo tra la fine del 1800 e i primi anni del ‘900, a Vienna. Una vera e propria rivoluzione culturale nell’ambito di tutte le arti e prima tra tutte quella teatrale. Gli albori di quello che poi sarà l’espressionismo tedesco.
In scena emergono temi quali patriarcato, rapporto tra i generi, diritto all’autodeterminazione, così come limite tra la legge dell’uomo e quella di madre natura, assieme alla colpa e alla vendetta che ne seguono. Questioni straordinariamente attuali che emergono dal mito, attraverso la versione del poeta austriaco giunta fino ai giorni nostri. A differenza di Eschilo la straordinaria intuizione del poeta austriaco è quella di far morire Elettra, fatto che né il mito né le successive riscritture prevedono. La vendetta distrugge chi la cova, al punto che, anche una volta compiuta, non vi è alcuna soddisfazione ma solo spossatezza, vuoto, morte. Il rapporto che Elettra ha con il padre assassinato è morboso, delirante, violento, in fondo inutile.
L’altro aspetto rilevante della visione di Hofmannsthal è la presenza di una sorta di coro della servitù che commenta e patteggia chi per Elettra, chi per Clitennestra. E qui si erge la figura straordinaria di Clitennestra. Storicamente una donna che ha osato scegliere di autodeterminarsi, fino al punto di commettere l’omicidio. Per il poeta una donna corrosa dai sensi di colpa, che vorrebbe dimenticare, che pensa che sarebbe suo diritto dimenticare, ma che non ci riesce perché vede riflesso nei sogni e nel bagliore degli occhi della figlia il peso dell’azione compiuta.
Sul palcoscenico Federica Rosellini nei panni di Elettra, Arianna Scommegna in quelli di Clitennestra e Aldo Ottobrino sarà Egisto e Agamennone. Con loro Elena Antonello, Giulia Briata, Cosimo Grilli, Emilia Piz e Arianna Verzeletti, attori e le attrici della Compagnia Giovani del TSV, iniziativa parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto-Teatro Scuola e Occupazione.

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